"Almeno c'è fi...". Gaffe choc alla scuola per magistrati

Il relatore del corso per futuri magistrati scrive una battutaccia in una mail privata, ma non si accorge che lo schermo è condiviso con i tirocinanti. La riprovazione di questi ultimi, poi le scuse: "Ironia machista, sono costernato"

"Almeno c'è fi...". Gaffe choc alla scuola per magistrati
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"Sono desolato, è una grandissima gaffe". Una battutaccia comparsa a tutto schermo durante il corso per futuri giudici ha scatenato un vortice di polemiche. Come documentato da una registrazione video, i tirocinanti della scuola per magistrati di Scandicci (Firenze) si sono apertamente lamentati con il relatore Daniele Domenicucci, referendario presso la Corte di giustizia del Lussemburgo, che durante una lezione online si era lasciato andare a un commento fuori luogo in una mail privata. Peccato che l'inopportuna osservazione fosse apparsa - senza che il diretto interessato se ne accorgesse - sullo schermo condiviso con i discenti. E fosse dunque visibile a tutti.

A far notare la figuraccia era stata una tirocinante, con tono a dir poco infastidito. "Prima, forse non se n'è accorto, aveva lo schermo condiviso. Quindi abbiamo letto le mail di alto livello che vi siete scambiati, in cui ci definivate 'maluducati, però almeno c'erano delle f*che'... Non avete fatto bella figura", aveva affermato la donna. E Domenicucci, colto di sorpresa: "Sono desolato, è una grandissima gaffe. Sono cose purtroppo dette in maniera stupida. Mi dispiace essere caduto in questa cretinata perché io non penso queste cose". Il referendario ha però lamentato anche "una grandissima disattenzione da parte della classe". E poi è tornato a scusarsi. "Chiedo assolutamente venia, io non ho questo tipo di ironia che è puramente machista... Sono costernato".

Ma quella sua battuta - bollata immediatamente come "sessista" - aveva ormai scatenato una generale riprovazione, al punto che diversi studenti avevano iniziato ad abbandonare l'aula mentre il relatore cercava di giustificarsi e li invitava a rimanere. Sulla vicenda è intervenuto il componente del comitato direttivo della Scuola di formazione della magistratura, Costantino De Robbio. "Frase inqualificabile. Tuttavia rivendichiamo come appropriata la scelta del relatore: un tecnico esperto nella sua materia. Ci auguriamo che nessuno approfitti di questo increscioso episodio per censurare l'operato di un istituto che ha dimostrato grande autonomia e capacità", ha affermato il magistrato.

E una lettera di scuse ai tirocinanti è arrivata dalla scuola fiorentina. "Teniamo a farvi sapere che deploriamo fortemente l’accaduto.

Il magistrato in questione non sarà più invitato come relatore", si legge in una nota riportata dal Corriere. Caso chiuso? Spesso - per battute assai meno scomode - abbiamo assistito ad autodafè e processi alle intenzioni.

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