Oggi è una data fondante per la storia d'Italia. Un giorno che onora uno straordinario avvenimento. Una ricorrenza che nel corso degli anni è stata celebrata con gioia, vissuta come una grande festa, da moltissimi esaltata; anche se purtroppo a volte vissuta da qualcuno come divisiva, e quindi discussa, o peggio volutamente dimenticata, se non addirittura irrisa. E questo non è bello.
Oggi gli italiani festeggiano una data che ricorda loro un passato da cui nasce il nostro futuro. Di libertà. La data di oggi che non deve essere appannaggio di una sola parte politica, di sinistra o di destra, ma di tutti - racconta una pagina importantissima della nostra identità. Ma non solo. Racconta il carattere di un popolo. Oggi si ricorda il coraggio, l'orgoglio, la fierezza di quegli italiani che hanno saputo sacrificarsi nel nome della propria libertà e della riconquistata indipendenza. Ed è proprio questa la parola più giusta: indipendenza.
Ecco perché oggi dobbiamo essere tutti in piazza, con dedizione e convinzione. Per superare gli odii di parte e gli egoismi in nome di quei valori pace, onore e giustizia che vogliamo trasmettere alle future generazioni.
È con questo spirito che oggi saremo tutti in piazza, da Genova a Milano, da Torino a Venezia.
Da Zêna a Milàn, da Turin a Venesia!
Viva il 25 aprile. Viva la festa di San Marco. Viva la Repubblica - della Serenissima -, viva le glorie del nostro Leon.
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