Nell'era dello shopping online a chiunque di noi sarà capitato di ricevere un pacco presso il proprio domicilio e di doversi rapportare con un corriere. Si tratta ormai di una consuetudine divenuta quotidiana, dato che sempre più spesso si ricorre all'online per acquistare di tutto.
La consegna è un momento cruciale, dato che entriamo in possesso del bene comprato e possiamo verificare lo stato del pacco in cui ha viaggiato. Si vai da pacchi molto piccoli ad altri estremanente voluminosi, se non proprio pesanti. In questo caso è giusto aspettarsi che il corriere trasporti il pacco fino al nostro pianerottolo?
La consegna al piano, estremamente utile e comoda per il cliente, è abbastanza problematica per i corrieri, sia per lo sforzo fisico che per il tempo necessario. La giornata di un addetto alle consegne è piuttosto scandita, pertanto quei minuti in più per portare il pacco fino al pianerottolo costituiscono un impegno considerevole. Ne consegue che non tutte le consegne sono uguali. Possiamo trovarci ad avere a che fare con un corriere che accetta di mettere il pacco in ascensore, oppure con un altro che si limita ad abbandonare l'oggetto consegnato nell'androne del palazzo.
Cos'è che possiamo chiedere come clienti? Che cosa dice la legge? Va detto che ci sono norme che disciplinano le consegne a domicilio, ma non viene affrontata la questione "consegna al pianerottolo". Il corriere è obbligato a consegnare al piano strada del numero civico indicato nella spedizione, non ci sono altre aggiunte. Non vi è alcun obbligo di consegna al piano, pertanto non lo si può pretendere. Secondo la legge, dunque, è il destinatario del paccco a dover raggiungere il bene nella fase di consegna, mentre sta al corriere custodirlo fin quando non entra in possesso del cliente.
In conclusione, l'addetto alle consegne è obbligato a portare la merce fino al piano solo se questo è previsto nel suo contratto di lavoro. Dunque, solo se a chiederlo è il suo datore di lavoro. Il consiglio, quindi, è quello di informarsi sempre sul corriere e sul tipo di servizio erogato, prima di sceglierne uno.
Per quanto riguarda la firma alla consegna del destinatario, una
volta richiesta, è bene sapere che si tratta di una procedura non più utilizzata, come stabilito dall'art.108 del decreto Cura Italia del 17 marzo 2020. L'obbligo di firma rimane solo per gli atti giudiziari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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