- Uno sceicco alle Cinque Terre è arrivato col suo Yacht da 150 metri e 450 milioni di euro di valore. Ha apprezzato il pranzo e ha lasciato 1800 euro di mancia ai camerieri. Adesso capite perché il turismo di lusso non va ostacolato e perché la ricchezza degli altri non fa schifo: in un modo o nell’altro, consumando o regalando mance, qualcosa torna anche a tutti gli altri. Ricchezza distribuisce ricchezza.
- Un signore va in vacanza e, per combattere la resina che casca dagli alberi di Lignano Sabbiadoro, mette un bel telo a coprire la sua auto. Dopo due giorni si ritrova una multa per aver “coperto la targa” su strada pubblica. Ovviamente, il vigile per redigere il verbale ha alzato il telo e ha letto senza problemi il codice, dimostrando che quella “copertura” tutto era tranne che un modo per celare la targa. Dunque la domanda è: che senso ha, soprattutto in un luogo di villeggiatura, fare di tutto per incassare 29 euro, rendendosi ridicoli e rovinando la reputazione della città coi turisti?
- Un po’ in ritardo ma questa rubrica non poteva non commentare l’ennesimo fallimento di Marcel Jacobs. Il “velocista” dopo averci regalato l’oro alle Olimpiadi, impresa straordinaria, non è più riuscito a dimostrare il suo talento. Ha vinto qualche gara, ma non ha legittimato l'Olimpiade. Almeno fino ad ora. C'è poco da dire che “potevo restare a casa, ci ho messo la faccia”. Perché da un anno a questa parte non è più il corridore di prima.
- Sulla manovra che verrà Giorgetti mette le mani avanti, ma in realtà dice cose di buon senso. Primo: che non tutte le promesse elettorali in materia economica si possono realizzare in un anno, per questo i governi durano un lustro. Secondo: a gennaio è prevista la sospensione della clausola del patto di stabilità e, se non verrà approvata una riforma con nuove regole, magari che escludano dal calcolo gli investimenti, per l'Italia potrebbero essere guai. Terzo: che la riforma delle pensioni sarebbe cosa buona e giusta, ma col crollo della natalità prima o poi il sistema salta.
- La pubblicità progresso della Wagner? "Se avete bisogno di stabilità e sicurezza, contattaci”, scrivono i miliziani ai Paesi africani. E la cosa fa sorridere un pochino: è noto, in effetti, che dove tiranneggiano quelli della Wagner il mondo sia un’Eldorado di pace.
- Ascoltate Beppe Marotta, uno che di calcio se ne intende: “È venuta meno un po' di serietà e di rispetto dei ruoli: alcuni giocatori ti dicono sì oggi e domani no. Dobbiamo adattarci ad un sistema cambiato anche nei valori, sono regole della vita e ci si deve stare. Le bandiere non ci sono più, i giocatori sono guidati dai loro agenti”. Il mondo del calcio è cambiato, ma in peggio.
- Non faccio il tifo per i missili russi che ammazzano la gente in un normale sabato di agosto. Però sulla distruzione del teatro di Chernihiv va detto che all’interno si stava svolgendo un evento militare sui droni da guerra. Se è vero che Mosca poteva ben immaginare che avrebbe fatto vittime civili, come dice il sindaco della città Olexander Lomako, è anche vero che il buon senso vorrebbe che eventi militari di questo tipo non si tengano nei centri città quando è in corso una guerra.
- Atroce la notizia di Olga Carmona, neo-campionessa dei mondiali di calcio femminili. La calciatrice spagnola subito dopo la vittoria della coppa è stata informata dalla federazione che il padre era morto giorni prima, notizia che le avevano nascosto per non turbarla in vista della finale. Dalla gioia al dolore, dal paradiso all’inferno. La vita a volte sa essere davvero infame.
- Secondo monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio e vice presidente della Conferenza episcopale italiana, quando i posteri analizzeranno gli accordi con la Libia sulle migrazioni “parleranno di una nuova Auschwitz”. Il parallelismo è esagerato: qui nessuno sta immaginando la “soluzione finale” degli immigrati, solo il banale rispetto dei confini di uno Stato che non possono essere varcati illegalmente. Ogni volta monsignori e accoglienti vari dimenticano che nella stragrande maggioranza dei casi, a volte con percentuali bulgare, i “richiedenti asilo” non ottengono protezione internazionale. Dunque impedire loro di partire, e di rischiare la vita in mare, non è affatto “Auschwitz”. Ma una scelta logica.
- Il consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Juventus: lo scudetto del 2006 è dell’Inter e tanti saluti ai complottisti vari. La sentenza mette la parola fine alla vicenda giudiziaria, ma il dibattito non si chiuderà qui. Anzi: spero di essere già morto il giorno in cui, e vedrete che accadrà, un parlamentare del futuro chiederà di aprire una commissione d’inchiesta su Calciopoli con tanto di apertura degli archivi dei servizi segreti.
- Salvini telefona al generale Vannacci e lo difende. Ci sta, anzi: mi avrebbe sorpreso il contrario. A non uscirne benissimo forse è il solo Guido Corsetto ma non tanto per le scelte fatte, in fondo il ministro della Difesa deve difendere l’istituzione e ci sta che chieda ai suoi ufficiali di evitare simili esternazioni. Il problema di Crosetto è che ha reagito in modo istintivo sulla base del pezzo di Repubblica. Avrebbe fatto meglio a far decantare la cosa, lasciare che l’Esercito prendesse in autonomia le dovute decisioni, senza parlare di “farneticazioni” o “provvedimenti disciplinari”. A volte frenare Twitter è la scelta più saggia.
- State a sentire Luciano Moggi: "Spalletti è un ottimo allenatore così come lo è Mancini, il problema della Nazionale italiana non è il ct ma la qualità dei giocatori che non è purtroppo di grande qualità”. Non c’è da aggiungere altro.
- Ci siamo chiesti se Vannacci avesse il diritto, o meno, di scrivere quel libro? Ad una prima valutazione del Codice dell’ordinamento militare, articolo 1472, la risposta è sì: “I militari - si legge - possono liberamente pubblicare loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio per i quali deve essere ottenuta l’autorizzazione”. Resta fermo il divieto di fare “propaganda politica”, che però non sembra il caso in questione. Dunque la domanda è: se poteva farlo, perché intervenire a gamba tesa come ha fatto il ministro Crosetto?
- Ps: a chi si è perso le puntate precedenti di
questa rubrica, ricordiamo che siamo stati tra i primi a criticare l’opportunità del generale Vannacci di pubblicare quel testo. Lecito farlo, ma non tutto quello che è legale è pure giusto. Forse poteva attendere il congedo…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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