Dagli spiccioli persi all'idraulico Berselli: le sei truffe più usate in strada

Ladri e truffatori si inventano di tutto pur di riuscire a raggirare le vittime ignare. Ecco a che cosa fare attenzione

Dagli spiccioli persi all'idraulico Berselli: le sei truffe più usate in strada
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Massima attenzione quando ci troviamo per strada, e non soltanto per evitare pericoli e incidenti; è infatti in preoccupante crescita il numero di truffe, con un'incidenza particolare in Lombardia, che nel 2023 si è aggiudicata il primo posto con oltre 57.700 casi registrati in un anno. Purtroppo il fenomeno è in aumento. Ladri e truffatori hanno un vasto arsenale da cui attingere per raggirare vittime ignare - spesso e volentieri soggetti anziani e più facilmente circuibili.

Stefano Totaro è autore del libro "Giù le mani. Impariamo a difenderci da furti e truffe", realizzato con la collaborazione dell'Arma dei Carabinieri. Nel testo sono riportari un po' tutti gli stratagemmi utilizzati dai criminali per commettere colpi per strada.

Partendo dal "tema auto", abbiamo principalmente la truffa del pneumatico forato e la truffa dello specchietto. Si tratta di due "classici", nel senso che ormai sono stati ampiamenti utilizzati e gli automobilisti informati dovrebbero essere più che in grado di riconoscerli. Nel primo caso, il ladro agisce in anticipo, provocando un foro o un taglio sullo pneumatico della vettura prescelta. Nel caso in cui la vittima, trovando la gomma a terra, decida di provvedere da sola al cambio, ecco spuntare il truffatore, che si offre di dare una mano. Nel corso di tutta la procedura, fra una chiacchiera e l'altra, il ladro riesce a mettere facilmente mano al portafogli del truffato. Ancora più nota la truffa dello specchietto, che ha collezionato una lunga serie di episodi. In pratica il truffatore convince la vittima di essere rimasta coinvolta in un incidente, magari simulando il rumore di un tamponamento. A quel punto scatta l'accusa, con il ladro dice alla persona presa di mira di aver riportato un danno allo specchietto dell'autombile. Lo specchietto, ovviamente, era stato rotto in precedenza. Il criminale passa poi a proporre un'ammenda: 50 euro e la storia si chiude così. Purtroppo ancora in tanti cadono in questo tranello, ma basta dire di voler coinvolgere vigili urbani o poliziotti per far scappare il soggetto. Simile a questa truffa, anche quella del finto tamponamento.

A fare attenzione devono però essere anche quelli che passeggiano per strada. Fra le truffe più conosciute, abbiamo quella degli spiccioli, il falso abbraccio, il trucco dell'anello d'oro e quello dell'idraulico. Il trucco degli spiccioli si verifica spesso in prossimità di un centro commerciale o di un ospedale. Il ladro si avvicina per segnalare che è caduta una moneta a terra. La vittima che cade nel tranello scende dall'auto e si avvicina per osservare, oppure si sporge dal finestrino. Poco inporta cosa decide di fare, basta che distolga l'attenzione. Il criminale, velocissimo, riesce a portare via borse e zaini.

Simile il trucco dell'anello d'oro. Il malvivente fa in modo di essere visto mentre raccoglie da terra un anello d'oro, per poi rivolgersi alla vittima, chiedendo di verificare che il monile non sia il suo. Il secondo step consiste nel convincere la persona ad "acquistare" l'anello alla cifra di 50 euro. Per invogliare il suo interlocutore, racconta una storia molto triste, spiegando che lui e la sua famiglia si trovano in grosse difficoltà economiche. La vittima che cade nell'inganno dona 50 euro e riceve l'anello, che poi scoprirà essere fatto di ottone.

Un altro trucco molto subdolo è quello dell'abbraccio, che prende di mira soprattutto gli uomini. Una giovane che passeggia per strada si avvicina alla vittima, rivolgendogli un dolce sorriso. Dopo aver chiesto un'informazione, la ragazza passa ad abbracciare il malcapitato, che, spiazzato, non reagisce in tempo. In pochi minuti, la ladra riesce a impossessarsi del portafoglio e ad andarsene.

Una truffa storica è poi quella dell'idraulico Berselli. Il soggetto, descritto come un modenese coi baffi e i capelli grigi, ha imperversato per ben 4 anni nei pressi dell'ospedale di Baggiovara (Modena). L'uomo riusciva facilmente a fare amicizia con le vittime incontrate nel parcheggio, fingendo di conoscere un loro parente per il quale aveva svolto dei lavori. A quel punto, ottenuta una certa confidenza, chiedeva aiuto per il pagamento del ticket dell'ospedale. Denaro che sarebbe poi stato restituito una volta arrivata la moglie. Promessa ovviamente non mantenuta. Sono state tante, purtroppo, le persone (soprattutto anziane) ad avergli creduto, cedendo 50 o 100 euro.

Cosa fare, dunque, per evitare questi raggiri? Il segreto sta nell'essere sempre un po' diffidenti, specialmente nei confronti di chi non conosciamo e si avvicina a noi con svariate

motivazioni. Mai abbassare la guardia, specialmente quando ci troviamo per strada. In caso di dubbi, la prima cosa da fare è proporsi di contattare le forze dell'ordine. Solitamente questo basta per mettere in fuga i criminali.

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