Un fascismo maturo

Mancava solo questa. Mentre il monologo di Antonio Scurati è diventato la suoneria dei cellulari dell'intera redazione di Repubblica

Un fascismo maturo
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Mancava solo questa. Mentre il monologo di Antonio Scurati è diventato la suoneria dei cellulari dell'intera redazione di Repubblica; mentre Massimo Giannini lancia l'hashtag #SiamoTuttiScurati (che è comunque sempre meglio di #SiamoTuttiGiannini); mentre il Comitato di liberazione nazionale asserragliato nel ridotto Rai3-Stampa-Raimo-La7 dà battaglia contro le nomine pubbliche di chi ha vinto le elezioni; mentre Serena Bortone guida le staffette partigiane di una Resistenza che, privilegio dei tempi, non ha neppure un regime a cui resistere; e mentre il premio Strega lancia la volata a un romanzo fieramente anti-missino, arriva anche il toto-Maturità.

A due mesi dall'esame di Stato, secondo un sondaggio del popolare portale Skuola.net, i due nomi più gettonati per la prima prova scritta sono Gabriele d'Annunzio e Luigi Pirandello. Due splendidi campioni del fascismo estetico e letterario. Il Vate è quotato da uno studente su 3, mentre il premio Nobel siciliano da uno su 4 (e persino Giacomo Matteotti, assassinio per assassinio, anniversario per anniversario, ha meno chance di Giovanni Gentile). Quando la notizia è arrivata sul telefonino di Elly Schlein, le si è crepato il display.

Ora è facile prevedere pesanti manifestazioni dell'élite intellettuale per spingere il ministero dell'Istruzione a scongiurare l'onta di una Maturità di regime.

E comunque, da qui al 25 aprile, sarà lunga. Davvero molto lunga.

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