Dopo gli insetti, la carne sintetica. Un altro "blitz" dell'Ue a tavola

Non bastano gli insetti, fra qualche mese potrebbe arrivare l'ok anche per la carne sintetica

Dopo gli insetti, la carne sintetica. Un altro "blitz" dell'Ue a tavola

Non bastava il via libera alla commercializzazione dei cibi a base di insetti, dalla Commissione europea potrebbe addirittura arrivare l'ok alla carne sintetica. Un'ipotesi che ha subito provocato la ferma reazione da parte dei produttori italiani e di Coldiretti, da tempo sul piede di guerra sulla questione.

Il discorso alla conferenza di Cia-Agricoltori Italiani

Ha destato più di qualche preoccupazione il discorso del portavoce della Commissione Ue Stefan De Keersmaecker alla IX Conferenza economica di Cia-Agricoltori Italiani tenutasi presso il palazzo dei Congressi a Roma.

Da quanto affermato da De Keersmaecker pare ovvio che nei prossimi mesi altre richieste di commercializzazione di cibi potrebbero arrivare sul tavolo della Commissione europea. E se da una parte si dà il beneplacito alle etichette irlandesi sul vino, andando a danneggiare anche i produttori italiani, dall'altro non si esclude la possibilità di aprire le porte alla carne sintetica, altra scelta che potrebbe influire negativamente sul settore alimentare.

Come al solito, basta che certi prodotti rispettino i requisiti, come etichettatura e sicurezza alimentare, per ottenere il via libera. E dopo gli insetti, potremmo presto veder arrivare l'ok anche alla carne in provetta. Vedremo nei prossimi mesi se questo novel food comparirà o meno nella lista dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

La levata di scudi

In attesa di sapere quale sarà il destino della carne sintetica in Europa, le associazioni dei produttori stanno già facendo sentire la loro voce. "La carne sintetica va nella direzione opposta a quella che è la nostra idea di cibo, basata sulla valorizzazione delle nostre produzioni agricole e zootecniche, simbolo di alta qualità e identificative dei territori e delle tradizioni nazionali", ha dichiarato il presidente di Cia-Agricoltori Cristiano Fini, come riportato da Il Messaggero. Fini ha affermato che non va sottovalutato il serio rischio di vedere ridimensionati, nel prossimo futuro, l'agricoltura e l'allevamento nostrani, con tanto di abbandono dei terreni.

Stando a uno studio di Nomisma dal 2016 al 2022 siamo passati da 13 a 117 aziende che si occupano della produzione della carne in provetta. E si calcola che entro il 2030 si arriverà a 2,1 milioni di tonnellate di carne sintetica.

Coldiretti e la raccolta firme

Coldiretti non è rimasta con le mani in mano, e già dallo scorso dicembre ha lanciato una raccolta firme che ha avuto una grande adesione. A sostenere l'associazione Fratelli d'Italia, con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Alcuni esperti rassicurano, dicendo che la carne sintetica è sicura. "Si tratta di sostanze che, anche quando sono prodotte artificialmente, riproducono molecole naturalmente presenti nell'organismo", è quanto affermato dal professore di Biologia applicata dell'Università di Trento Luciano Conti da Aboutpharma.

Coldiretti, però, non fa passi indietro.

"Le bugie sul cibo in provetta confermano che c'è una precisa strategia delle multinazionali che puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione con abili operazioni di marketing. Siamo pronti a dare battaglia contro il cibo Frankenstein che mette a rischio la stessa democrazia economica", ha dichiarato il presidente Ettore Prandini.

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