L'anello sparito, la gogna social: nuovo scambio di accuse tra Cristina Seymandi e Massimo Segre

Ancora lettere e interviste sulla vicenda, che vede protagonisti del gossip estivo Massimo Segre e Cristina Seymandi e ora spunta l'episodio dell'anello di famiglia

L'anello sparito, la gogna social: nuovo scambio di accuse tra Cristina Seymandi e Massimo Segre
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La fine della relazione tra Cristina Seymandi e Massimo Segre continua a infiammare la cronaca rosa estiva ancor più dell'addio tra Totti e Ilary. Dopo essere saliti alla ribalta della cronaca per la rocambolesca rottura a causa dei presunti tradimenti della donna, i due ex fidanzati - lui commercialista e banchiere, lei avvenente imprenditrice di vent'anni più giovane - continuano a stuzzicarsi a distanza tra dichiarazioni di fuoco e lettere affidate a stampa e tv. Per la gioia degli amanti del gossip.

La lettera di Segre

Dopo essere stato accusato di violenza psicologica dall'ex fidanzata e di essere a sua volta un traditore, Massimo Segre è tornato a parlare pubblicamente attraverso le pagine de La Stampa. Il finanziere torinese ha inviato una lettera aperta al quotidiano, che per primo aveva accolto lo sfogo della Seymandi dopo che il video della rottura era diventato virale sul web. Nella missiva, Segre è tornato a difendersi dall'ex, che lo accusa da giorni di essersi vendicato nel peggiore dei modi facendola finire alla gogna mediatica. "Non vi è violenza ad affermare la verità pubblicamente e raccontare che la Signora Seymandi prima ancora di sposarmi, intesseva altre relazioni sentimentali, è un fatto".

Poi l'uomo ha spiegato il motivo, che lo ha spinto a svergognare l'ex compagna davanti a quaranta persone nella sera della sua festa di compleanno: "La Signora Seymandi è talmente abile nel raccontare una propria visione della realtà che dovevo assolutamente preservare la mia reputazione, il dono più grande lasciatomi dai miei genitori. L'unico modo per evitare narrazioni distorte, se non addirittura totalmente fantasiose, consisteva nel prendere l’iniziativa davanti a tutti i suoi amici, prima che potesse raccontare chissà che cosa su di me, se l'avessi lasciata privatamente". Il video, però, è finito sui social diventando un caso ma lui non poteva prevederlo e infatti il Garante della Privacy ha aperto un'istruttoria per accertare eventuali responsabilità di chi ha pubblicato per primo il filmato di quanto avvenuto quella sera.

La risposta della Seymandi

Mentre Segre si è limitato a rispondere alle accuse con la lettera aperta, Cristina Seymandi ha deciso di cavalcare l'onda della popolarità, rilasciando numerose interviste. In tutte, l'imprenditrice si è detta "scioccata" e "delusa" di ciò che è accaduto e ha lamentato di essere finita al centro di una gogna social e mediatica immeritata. Così, stanca delle accuse, ha risposto all'ex fidanzato con una lettera inviata alla trasmissione televisiva di Rete4, Zona Bianca. "Massimo scrive che l'amore dovrebbe essere 'una splendida esclusiva', affermazione che mi stupisce sentir pronunciare proprio da lui, ma sulla quale preferisco non soffermarmi perché non voglio erigermi a giudice e boia degli errori delle persone a cui tengo", ha scritto l'imprenditrice, tornando a parlare degli ipotetici tradimenti di Segre.

Poi la donna ha voluto raccontare un episodio avvenuto pochi giorni prima della fantomatica serata di addio: "Massimo parla dell'anello di famiglia che mi aveva regalato e al quale ero affezionatissima come a una delle mie cose più care. Anello misteriosamente sparito - guarda caso - da casa nostra quindici giorni prima di quella tristissima serata salita agli onori delle cronache. A riprova, forse, che c’è chi la vendetta la programma minuziosamente, e perversamente, con largo anticipo".

La gogna social

L'intera vicenda ha inevitabilmente acceso il dibattito sul web e, tra sostenitori dell'una e dell'altra parte, non sono mancati gli attacchi e gli insulti, che la Seymandi denuncia di avere ricevuto. Nella missiva inviata a Zona Bianca, infatti, l'imprenditrice parla ampiamente dell'umiliazione subita a causa del video diventato virale: "Ci sono stati messaggi di grande solidarietà, ma anche violenti, tipici di quella mascolinità tossica che ancora pervade la nostra società: minacce, insulti, epiteti di ogni genere, offese, umiliazioni". E per difendersi è tornata ad accusare l'ex compagno: "Crediamo con ingenuità alle parole di chi parla con tono pacato e camicia bianca elegante, per contro condanniamo per stereotipo il fatto che una donna più giovane stia con un uomo più maturo".

Nel concludere il suo intervento - forse non l'ultimo viene da credere - ha affermato di sentirsi comunque a posto con la coscienza: "Sono convinta di aver dato il massimo in questa relazione e mi spiace per il disagio che posso aver creato a Massimo se — come lui sostiene — non sono stata all’altezza delle sue aspettative". Una telenovela italiana che sembra essere destinata a proseguire.

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