"Mi piacerebbe fosse aggredita e che le forze dell'ordine si girassero dall'altra parte". Monsignor Adriano Tessarollo, vescovo emerito di Chioggia, si è lasciato prendere la mano e sui social ha usato parole particolarmente ostili nei confronti di Bianca Berlinguer. A far arrabbiare il presule, le dichiarazioni che la conduttrice Mediaset aveva fatto recentemente per solidarizzare con gli studenti protagonisti degli scontri con la polizia a Pisa. "I giovani devono stare alle regole. I poliziotti fanno il loro dovere e chi si presenta con violenza va fermato con la forza", ha commentato il monsignore in un post pubblicato su Facebook, del quale in rete è subito circolato un fermo immagine.
Considerazioni di per sé condivisibili nella parte in cui Tessarollo ha espresso a modo suo un concetto elementare: le norme e le indicazioni delle forze dell'ordine vanno rispettate, cosa che probabilmente non avevano fatto i manifestanti andati allo scontro con gli agenti. Poi però il vescovo emerito ha alzato i toni, rimproverando alla giornalista e conduttrice di È sempre Cartabianca di essere "la solita furbastra". Bianca - ha inoltre aggiunto il monsignore - "si vede chi è...", alludendo probabilmente proprio alle sue posizioni. Quindi, la considerazione che più ha destato scalpore: "Mi piacerebbe fosse aggredita e che le forze dell'ordine si girassero dall'altra parte".
Di segno diametralmente opposto, invece, le apprensioni esternate nei giorni scorsi dall'arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, che aveva espresso "profonda preoccupazione per gli scontri avvenuti nel centro della città che hanno causato il ferimento di alcuni studenti, anche minorenni". Nel dibattito originatosi a seguito degli scontri, tuttavia, in molti avevano sottolineato come i manifestanti avessero disobbedito all'indicazione degli agenti di non avanzare dove non era stato loro consentito. Tra questi, appunto, anche monsignor Tessarollo.
Non è però la prima volta che il presule espone con schiettezza le proprie posizioni sui fatti d'attualità. Nel 2018 polemizzò ad esempio contro la copertina di Famiglia Cristiana che recitava "Vade retro Salvini", nel 2019 si scontrò con l'allora ministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonti che si era detto favorevole alla rimozione del crocefisso dalle scuole. Nel 2021 infine, poco prima del suo pensionamento, denunciò un giovane tossicodipendente che l'aveva offeso pesantemente mentre camminava per strada.
Durante i mesi più difficili del lockdown - ricorda invece Reteveneta - il religioso si espresse contro le restrizioni ai funerali, così come in passato non esitò a stigmatizzare il business dell'immigrazione irregolare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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