Prendersi cura dei vestiti nel tempo: ecco come leggere le etichette

Tra i tanti simboli è bene conoscere almeno i principali per essere in grado di prendersi cura dei propri capi

Prendersi cura dei vestiti nel tempo: ecco come leggere le etichette
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Le etichette presenti nei vestiti, spesso cucite sul tessuto stesso, forniscono preziose informazioni relative al tipo di manutenzione consigliata per il capo di abbigliamento in questione. In genere, secondo le norme vigenti dal 2005, devono apparire nell'ordine i dati relativi a lavaggio, candeggio, asciugatura, stiratura e pulizia professionale. Seguendo qualche piccola precauzione indicata dal produttore, sarà possibile allungare la vita di un indumento e mantenerne il più possibile intatta la qualità.

Lavaggio

Etichette lavaggio 1

La prima categoria presente nelle etichette è quella relativa alle informazioni di lavaggio del capo in questione. Qualora compaia la realizzazione stilizzata di una vasca, unitamente all'indicazione di una temperatura che può andare da un minimo di 30 fino a 95 gradi centigradi, ciò significa che il capo può essere lavato in acqua proprio alla temperatura massima consigliata dal produttore.

Nel caso in cui la vasca sia sbarrata, l'acqua andrebbe evitata e il vestito deve essere lavato a secco. Se alla vasca d'acqua si aggiunge la raffigurazione di una mano, infine, è da evitare il lavaggio in lavatrice: si può provvedere al lavaggio a mano, in genere a una temperatura massima di 40 gradi centigradi.

Etichette lavaggio 2

Eventuali righe sotto la vasca (in cui è in genere specificata anche la temperatura massima) possono indicare ulteriori precauzioni da prendere nel lavaggio in lavatrice: senza linea lavaggio a velocità massima (programma di lavaggio del cotone), una linea velocità media (programma sintetico), e due linee velocità minima (programma lana). Talvolta compare anche il simbolo in cui si sconsiglia di strizzare il capo di abbigliamento dopo il lavaggio. Il cerchio indica invece la pulizia professionale.

Candeggio

Etichette candeggio

Quando si parla della possibilità di sbiancare il proprio capo di abbigliamento, può comparire un triangolo intero: in questo caso il candeggio è consentito sempre. Qualora sul triangolo compaiano due linee trasversali, ciò significa che è bene usare candeggina a base di soli ossigenati. Col triangolo sbarrato si sconsiglia di procedere al candeggio.

Asciugatura

Etichette asciugatura

Nelle etichette il quadrato è il simbolo dell'asciugatura. Quando al suo interno c'è un cerchio, significa che l'operazione può essere effettuata con l'asciugatrice: con uno, due o tre puntini è indicata la temperatura (bassa, massimo 60 gradi, media, massimo 80 gradi o massima) da impostare sulla macchina. Se il simbolo è sbarrato l'asciugatrice è invece sconsigliata per il proprio capo.

L'indicazione di una doppia linea in basso consiglia un programma delicato sull'asciugatrice, mentre una singola linea consente di appendere l'indumento allo stendibiancheria, sia all'interno che all'esterno. Il quadrato senza cerchio indica l'asciugatura all'aria aperta.

Stiratura

Etichette stiratura

Anche per questo procedimento sono specificati alcuni passaggi da seguire per mantenere "in salute" i propri vestiti.

Nel simbolo del ferro da stiro compaiono dei puntini per indicare la temperatura consigliata dal produttore. Con un puntino è preferibile una bassa temperatura (fino a 110 gradi), meglio se senza vapore: si tratta in genere di capi di poliacrilico, nylon o acetato.

Due puntini indicano la stiratura media temperatura (fino a 150 gradi per lana, seta, poliestere o viscosa) e tre, in genere solo per cotone e lino, ad elevata temperatura (fino a 200 gradi).

Lo sbarramento in basso specifica di evitare l'uso del vapore, quello sul ferro da stiro di non provvedere direttamente alla stiratura del capo.

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