"Sparito nel nulla". Giallo sull'ex capo delle guardie svizzere

Anrig risulta da giorni irreperibile. In Vaticano alcune guardie svizzere lo avano accusato di usare modi bruschi. Dopo il congedo nel 2014, lavorava a Zermatt come segretario comunale

"Sparito nel nulla". Giallo sull'ex capo delle guardie svizzere

Sparito nel nulla. Impossibile da rintracciare. Nessuna risposta alle chiamate o alle mail, nessun cenno dalla sua abitazione, risultata vuota dopo una perquisizione. L'ex capo delle Guardie Svizzere Daniel Anrig sembra scomparso. Secondo quanto riportano alcuni organi di stampa elvetici, che parlano già di "caso misterioso", l'uomo da giorni risulterebbe irreperibile e nessuno avrebbe dato informazioni utili a conoscerne le sorti. Il 48enne, che lavorava come segretario comunale a Zermatt, a ottobre aveva risolto il proprio rapporto professionale con il Comune, ma avrebbe comunque dovuto presentarsi in ufficio sino a dicembre. Di colpo, però, di lui sino perse le tracce.

La sparizione, i sospetti

La vicenda col passare delle ore sta assumendo i contorni del giallo. Pare infatti che l'ex capo delle Guardie Svizzere si sia allontanato senza rivelare a nessuno le proprie intenzioni. Alla stampa locale il sindaco di Zermatt, Romy Biner-Hauser, aveva spiegato che l'uomo stava cercando un "riorientamento professionale", ma la sua improvvisa sparizione instilla anche dubbi e supposizioni di altro tenore. Il sito "Nau.ch" ipotizza ad esempio che la "partenza" dell'ex guardia del Papa possa essere dovuta "a procedimenti penali a suo carico al di fuori del Cantone Vallese". Stando a quanto si apprende, la polizia era stata allertata dopo che Anrig non si presentava da gioni in ufficio. I gendarmi, dopo essere riusciti ad accedere all'appartamento del 48enne, non avevano trovato il padrone di casa ma nemmeno indizi riconducibili a qualcosa di preocccupante.

L'incarico in Vaticano e le accuse

Nel 2018 il cittadino svizzero fu incaricato da Papa Benedetto XVI come comandante della Guardia Pontificia. Nel 2014 fu poi congedato da Papa Francesco, con una decisione accompagnata da pettegolezzi e presunti retroscena. Alcune guardie avevano infatti lamentato modi troppo bruschi da parte del loro comandante e secondo i rumors il Pontefice argentino avrebbe quindi optato per una gestione un pò meno rigida. Va però precisato che, al momento di quella scelta, il mandato quinquennale di Anrig era scaduto e quindi non fu rinnovato. In un'intervista successiva al suo congedo, l'ex capo delle guardie svizzere negò di avere usato metodi duri con i suoi sottoposti ma sottolineò solamente che quel quel suo compito richiedeva fermezza.

Lo scandalo e l'assoluzione

Precedentemente al suo incarico in Vaticano, quando era capo della polizia criminale del Cantone di Glarona, Anrig fu protagonista di uno scandalo: durante un'irruzione in un alloggio per richiedenti asilo, i suoi uomini vennero

accusati di aver commesso violenze e abusi, addirittura con umiliazioni di tipo sessuale. La denuncia partì anche da parte di Amnesty International. Il successivo procedimento penale si concluse però con la sua assoluzione.

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