Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana visti attraverso un filtro a colori.
Valori universalmente condivisi
Dunque una commissione del Comune di Milano ha bocciato la collocazione di un'opera di Vera Omodeo, perché una madre che allatta, oggetto della raffigurazione, non rappresenterebbe “valori universalmente condivisi”. Qui è esplosa una follia abbastanza tonante da far intervenire assessore e sindaco, una follia che ci racconta però bene l'autoreferenzialità degli ambienti dell'arte contemporanea. L'opera d'arte, in questi ambienti, viene valutata solo sulla base della sua aderenza alle ideologie dominanti, femminismo e ideologia gender, con il risultato sotto gli occhi di tutti che l'arte contemporanea non parla più a nessuno perché è semplicemente bruttissima e militante. Questo sarebbe forse piaciuto a Walter Benjamin, ma nel mondo reale non funziona, ridateci l'arte libera, ridateci la bellezza.
La patatina della discordia
Una donna che allatta genera scandalo agli occhi dei benpensanti che governano i meccanismi dell'arte, ma gli stessi allattati da questa cultura radical chic benedicono lo spot del prete che al posto dell'ostia distribuisce patatine. Roba vecchia, da Oliviero Toscani, quella cultura archetipicamente satanica che si sente intelligente quando vuole distruggere se stessa, ma si guarda bene dallo sfiorare le sensibilità altrui. Costoro saranno credibili, nel loro appello alla libertà di espressione, il giorno in cui avranno il coraggio di usare tematiche sacre all'Islam, subendone le conseguenze. Viva la libertà, ma prima di tutto viva il buon senso.
La magia dello Strega non ammalia più
Chi ancora pensa che il premio Strega sia il premio letterario più importante italiano non ha chiaro come funziona. Che la letteratura italiana versi in stato pietoso è sotto gli occhi di tutti, ma che questo avvenga anche perché il suo fondamento è un intreccio perverso di scambi di favori non era forse chiaro ai più, prima dell'articolo di MowMag che ha smascherato il meccanismo di scelta dei finalisti: in estrema sintesi non possono essere stati letti tutti i libri presentati. Avevo fatto presente qualcosa di analogo anni fa per un altro premio, ma questo cambia poco: finché la letteratura non uscirà dalla logica delle conventicole, con lo stesso approccio culturale e gli stessi dogmi di quelle dell'arte, si farà fatica a uscire dalla tristezza della letteratura italiana contemporanea.
Un Islam occidentale
L'Islam opera nei miei confronti una forte attrazione. Rumi, i sufi, sapienze antiche tramandate, valori indiscutibili e condivisi, saggi ulema e mistica. Poi mi ritrovo di fronte all'Isis che minaccia di fare attentati negli stadi, gente che si fa esplodere e masse di persone che invece di fecondare una nuova cultura in cui si incontrano l'Occidente e l'Islam si comportano con la mentalità della conquista. Mi domando se dentro il mondo islamico occidentale emergerà una qualche figura di spicco o se dovremo accontentarci di Soumahoro.
L'eclissi al tempo delle sette
In Italia non ci siamo resi conto di quanto clamore e quanta attesa abbia creato l'eclissi di sole negli Stati Uniti, dove la religione è ancora un fenomeno imponente nella società. Echi di profezie medievali e sapori apocalittici hanno serpeggiato a lungo fra le infinite sette che costellano il paese. Una famosa astrologa ha addirittura lanciato le figlie dall'auto e accoltellato il compagno. Di fronte a questa deriva e vedendo quanto invece tutto questo non abbia sfiorato l'Italia viene da pensare che forse non ci ha poi fatto così male la breccia di Porta Pia...
Armi di distrazione di massa
Nel mondo accadono tante cose, guerre, trattative, assestamenti della grande finanza.
Intanto invece in Italia siamo ben concentrati su ciò che conta davvero: l'inizio della nuova stagione dell'Isola dei Famosi, la ripartenza de La Pupa e il Secchione, le schermaglie dei Ferragnez, il mago otelma che querela Francesca Cipriani. Non abbiamo l'eclissi e le sette, ognuno ha le armi di distrazione di massa che si merita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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