
Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcune della parole che hanno risuonato in questa settimana viste attraverso un filtro a colori.
Inclusivo
Inclusivo, quando circola questo aggettivo bisogna far suonare un campanello d’allarme nelle stanze che ospitano la nostra consapevolezza. Questa settimana nelle cronache si parlava di “linguaggio inclusivo”, Commissione europea e una guida per i traduttori in inglese, l’ennesima perdita di tempo ed energie per colonizzare il linguaggio con i semi di un’ideologia. Quell’ideologia che sostiene che il maschio bianco occidentale etero abbia per millenni spadroneggiato come dittatore sanguinario, e quindi si deve cancellare anche dal linguaggio la traccia di questa sua presunta dittatura. Ovviamente basterebbe un po’ di storia non filtrata dalle lenti di questa ideologia per sapere che tutto ciò è falso. Ma quando germoglia la parola “inclusivo”, che di per sé sarebbe un aggettivo nobilissimo, dobbiamo sapere che la pianta che crescerà avrà le spine del woke. Che ha come giardinieri anche quei numerosi siti di “debunking” che smentiscono, per chi non ha capacità di lettura, notizie come queste.
Brasiliano
Si è parlato molto in questi giorni di Massimiliano Minnocci, detto “er brasiliano” e della storia con l’ottimo Giuseppe Cruciani. Al di là dei fatti e delle affermazioni in sé, la cosa che non smette di colpire è che le narrazioni che oggi coinvolgono di più, le storie che appassionano popoli e masse, siano sempre meno contenute fra le pagine dei libri e siano invece affidate a spazi senza carta, che siano gli studi di qualche reality show o la dimensione radiofonica della Zanzara. Insomma, la nuova narrativa di quest’epoca liquida ha come personaggi anche Cruciani e il Brasiliano. Con buona pace di Jean Valjean.
Americani
Viva gli americani, mannaggia agli americani. Tra Trump che vuole mettere dazi al 25% sui nostri prodotti europei e gli equilibri del mondo che corrono verso un cambiamento per volontà statunitense, noi italiani ci troviamo ancora una volta ad affacciarci nel grande specchio americano. E lì ci troviamo tutte le contraddizioni della nostra società, ma portate a conseguenze estreme e proiettate in un futuro che arriva là dieci anni prima di arrivare qua. Il sole sorge a ovest. Ma anche la notte inizia ad ovest. C’è poco da fare, più capiamo ciò che succede in America, meglio prevediamo il nostro futuro. L’oroscopo più vero è quello scritto in inglese.
Bambini trans
E dall’America arriva anche questo. Ogni tanto dimentichiamo a quali crimini e follie possa portare la cecità da ideologia. Si è parlato sui social di una madre che parla del proprio bambino transgender, prendendo la notizia per vera (era uno scherzo). Ma così tanta gente l’ha presa per vera perché era verosimile. Solo per raccontarne una, in questi giorni un prete donna drag queen – dal nome evocativo di Brock Bottom - di una chiesa a Dallas ha fatto una predica, travestita da uomo, insegnando che l’identità di genere è un totale costrutto sociale e che quindi anche i bambini possono essere trans.
La caduta degli dei
Gene Hackman e la moglie, insieme al cane, sono stati trovati morti in casa, le cause della morte sono ancora da accertare. Un attore premiato con l’Oscar e la sua famiglia non hanno ricevuto visite o contatti per il tempo sufficiente perché iniziasse il processo di mummificazione sui loro corpi. Michelle Trachtenberg, l’icona sexy di Buffy l’Ammazzavampiri e Gossip Girl, è morta, probabilmente per un problema al fegato. E ancora una volta si squarcia il velo di cartapesta con cui copriamo questa civiltà occidentale inconsapevole e superficiale e ancora una volta ci esplode in faccia il Gotterdammerung, la caduta di quelli che credevamo dei e che invece, dietro alla maschere, erano umani come tutti noi.
Debolezza
Oppure a volte gli dei semplicemente zoppicano. Anche le condizioni di salute del Papa hanno riportato al centro il tema dell’umanità e della sua debolezza. Anche la persona più potente del mondo, anche il Papa, il più famoso fra gli uomini di Dio, è un essere umano, ha un corpo con installato dentro il suo destino di finitezza. Ci aggrappiamo alle istituzioni immaginandole immortali, ma sono costruite con la carne umana.
Nell’augurare al Santo Padre una pronta guarigione, prendiamo anche questa sua vicenda sanitaria come un promemoria per non dimenticare mai la più bella delle contraddizioni, che cioè la forza sta nella verità, e la verità sta nella debolezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.