Espresso Macchiato, Gesù femmina, sovranisti. Le parole della settimana

Da Olly e Mara al woke a Bari, passando per i padri separati: la settimana raccontata in parole

Tommy Cash
Tommy Cash
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Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcune della parole che hanno risuonato in questa settimana viste attraverso un filtro a colori

Olly e Mara

I social sono impazziti per la scena di Mara Venier con il vincitore di Sanremo, Olly, a Domenica In. Mara ha infatti insistito, scherzosamente, perché si togliesse la maglia, toccandogli le braccia. Al grido di “molestia!” sono spuntati come funghi dopo la pioggia video che parlavano dell’argomento. Posto che le molestie sono una cosa seria, e che il consenso è un principio fondamentale nei rapporti fisici, c’è però un’altra espressione assonante che spesso viene dimenticata quando si tratta di questi episodi: buon senso.

Espresso Macchiato

L’Estonia manderà all’Eurovision una performance del comico Tommy Cash, Espresso Macchiato, che mischiando italiano, spagnolo e inglese prende in giro gli italiani con un bel rosario di stereotipi. E gli italiani un po’ sorridono, un po’ lo ballano. E invece che offendersi o chiedere censure, potrebbero piuttosto domandarsi se sia interessante guardare uno show come l’Eurovision, che dovrebbe essere musicale e che invece, in nome dell’intrattenimento, ha azzerato la presenza dell’arte nelle sue performance. Persino il livello dell'ironia si sta appiattendo verso una poco saporita mancanza di senso.

Gesù femmina

Nonostante Trump il woke continua ad abbaiare. L’attrice afro-londinese Cynthia Erivo, attrice, femmina, è stata scelta per interpretare Gesù nel Jesus Christ Superstar che verrà messo in scena in agosto all’Hollywood Bowl. Se non fosse chiaro: una donna, africana, attivista LGBTQ, famosa per aver interpretato una strega - chissà se bisogna unire i puntini - sarà Gesù. Il woke è così, politicamente corretto, ma solo con le altre religioni (vedremo se questa attrice interpreterà anche Maometto), inclusivo, ma solo con gli altri, è insomma uno strumento di autodistruzione dell’Occidente, disinteressato se per i cristiani tutto questo possa essere blasfemo. Ma tanto prima o poi si autodistruggerà.

Woke a Bari

E a proposito di woke, per una settimana tutta Italia ha parlato di Bari, ma non per il castello normanno-svevo, per il teatro Petruzzelli o per le orecchiette. Bari è diventata famosa per l’ultima trovata della sua università. Quella che ha approvato le “Linee guida per l’adozione di un linguaggio ampio rispettoso delle differenze”. Un’istituzione preposta alla diffusione della conoscenza e alla creazione del pensiero critico nei giovani sceglie invece di diventare megafono del conformismo woke. E così si suggerisce di non dire “buongiorno a tutti” e di evitare il maschile sovraesteso. In Italia ci sono molte università, chi non vuole che i propri figli vengano indottrinati nell’ideologia woke farebbe bene a sceglierne un’altra.

Sovranisti

Torna a far parlare di sé Roberto Saviano con una sua omelia contro il festival di Sanremo. Lo definisce “sovranista” per il semplice fatto che – dopo molto tempo – non è stato usato per fare propaganda esplicita ai soliti cliché ideologici femministi e woke, si è concentrato sull’intrattenimento e sui “microcosmi”, cioè sui sentimenti e non ha fatto monologhi politici. E poi allude sottilmente all’idea che ci sia una censura. Si potrebbe riassumere che quindi questo festival è stato sovranista perché non ha invitato lui. È come se sottotraccia il tema sia quello, sovranista è tutto ciò che non coinvolge Saviano. Allora auguriamoci che questa definizione di sovranista pervada tutto il mondo della cultura e dell’intrattenimento italiano per lungo tempo.

Padri separati

Il dramma dei padri separati inizia a germogliare nelle cronache. Dopo un lungo periodo di vita sotterranea, schiacciate dalla propaganda femminista, le storie di chi subisce un sistema squilibrato iniziano a farsi sentire.

Lo schema narrativo è spesso simile: separazione, imposizioni economiche non sostenibili, padri che finiscono in istituti o peggio ancora in strada per pagare le ex compagne. La voce di queste persone non dovrebbe valere meno di quella degli altri e il sistema dovrebbe smettere di ascoltare solo chi grida più forte.

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