Aumentano le compravendite +3,8% E l'immobiliare «intercetta» la ripresa

Ora gli esperti scommettono su un 2018 positivo anche sul fronte prezzi

Aumentano le compravendite +3,8% E  l'immobiliare «intercetta» la ripresa

La ripresa del mercato immobiliare c'è, ma si vede ancora poco. Dal lontano 2008 l'indice dei prezzi medi delle grandi città ha continuato a scendere, ma l'intensità del tonfo, che nel 2012 ha raggiunto il picco del -10,5%, si è ridotta quasi a zero nel primo semestre di quest'anno (-0,4%). La speranza, secondo il Centro Studi di Tecnocasa, è che il 2017 possa chiudersi in pareggio e con il 2018 l'indice possa addirittura tornare positivo. È andata meglio sul fronte delle transazioni, che nel 2008 erano all'apice (845mila unità) e sono progressivamente scese a meno della metà (409mila) nel 2013, per poi risalire a 464mila nel 2015 e balzare a 525mila l'anno seguente. Per il 2017 Tecnocasa prevede di chiudere a 550-570mila, in linea con il trend registrato del secondo trimestre dall'Agenzia delle Entrate (+3,8%), attraverso cui passano tutti i contratti di compravendita. Quanto ai prezzi, tra i grandi centri urbani soffre Genova (-3%), Milano (+1%) si è mossa in controtendenza e Roma ha perso lo 0,7%. Bene le quotazioni a Bologna (+1,1%), Napoli (+0,7%) e Verona (+0,5%), quasi invariata invece Firenze (-0,2%). Diversa la dinamica se si considerano i prezzi del 1998, quando c'era ancora la lira. In questo caso il valore degli immobili abitativi è salito del 33,5%, a Milano di oltre il 55% e a Roma del 57%. La tipologia più richiesta è il trilocale (40,1%), seguito dal quattro locali (24,7%), tranne che a Milano, dove prevalgono le richieste di bilocali (55,8%).

Nel secondo trimestre, secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice dei prezzi delle abitazioni aumenta dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e diminuisce dello 0,1% nei confronti del 2016 (era -0,2% nel trimestre precedente). Il tasso di variazione acquisito per il 2017 è -0,1%. «Questa dinamica - si legge nella nota dell'istituto - conferma la persistenza di una fase di sostanziale stabilità dei prezzi delle abitazioni, successiva al notevole calo registrato tra il 2012 e il 2016. Ciò avviene in presenza di una crescita del numero degli immobili residenziali compravenduti (+3,8% rispetto al secondo trimestre del 2016, in base ai dati dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate), ininterrotta dal secondo trimestre 2015 ma che si riduce di ampiezza per il quarto trimestre consecutivo». La lieve flessione tendenziale è dovuta esclusivamente ai prezzi delle abitazioni esistenti la cui variazione torna ad essere negativa. I prezzi delle abitazioni nuove, invece, registrano una variazione positiva pari a +0,1%.

A zavorrare il settore immobiliare è stato soprattutto il carico fiscale per chi possiede degli immobili. Un alleggerimento del carico delle tasse, però, arriverà con il prossimo bilancio di previsione dello Stato. Dal bonus verde per i giardini dei cortili e dei terrazzi all'ecobonus per il miglioramento energetico passando per il bonus ristrutturazioni confermato almeno per il 2018.

Le regole con ogni probabilità rimarranno le stesse: sarà possibile detrarre il 50% della spesa in dieci anni (fino a un massimo di 48.000 euro su 96.000, 4.800 l'anno) per manutenzioni straordinarie, restauri, risanamenti e nuovi box auto. Ma anche per muri, lucernari, eliminazione di barriere architettoniche, parapetti, citofoni o videocitofoni.

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