Auto, stangata in arrivo per i 180mila "furbetti" che hanno evaso il bollo

Già emessi 373mila avvisi riferiti a debiti arretrati. Spedite 30mila cartelle a chi non si è messo in regola

Auto, stangata in arrivo 
per i 180mila "furbetti" 
che hanno evaso il bollo

L’avviso lo hanno già ricevuto 373mila contribuenti lombardi. Le operazioni di verifica si sono accelerate e l’accertamento riguarda il bollo auto del biennio 2005-2006. Su 9milioni e 800mila abitanti, le posizioni tributarie aperte in Lombardia sono 8milioni e 300mila, tanti i veicoli per cui si deve pagare la tassa di proprietà - tale è diventato il famoso «bollo» dell’auto, per questo non va più esposto sul parabrezza - o di circolazione (per altri veicoli). Il gettito totale del 2009 supera il miliardo, fra le riscossioni (circa 960milioni) e gli arretrati degli anni passati. Il trend degli ultimi anni è in aumento. Un aumento notevole se è vero che il gettito era di 800milioni nel 2005, quando la Regione ha preso in carico gli archivi, iniziando una faticosa operazione di pulizia. Nel 2006 si è superato il miliardo, oggi siamo a un miliardo e 56 milioni. Ma la Regione non ha aumentato il bollo, quindi tutto l’aumento deriva dalla migliore efficienza della riscossione.
L’anno scorso sono stati 324mila i destinatati di cartelle esattoriali. Molti hanno assolto i loro debiti, per un incasso di 14milioni. Restano 22mila contribuenti che hanno agito in autotela, contestando l’addebito.
Nell’ultimo anno sono partiti altri 373mila avvisi, riferiti al 2005-2006. Più di 190mila evasori hanno pagato, per un incasso di quasi 27milioni. La procedura adottata rispecchia la nuova «filosofia» fiscale del Pirellone, che tende ad agire sempre meno sul piano della riscossione coatta, e cerca sempre più di combattere l’evasione, e di prevenirla: per questo si parte dagli avvisi che precedono la scadenza, una sorta di promemoria a uso e consumo del contribuente. Solo dopo si parte con le lettere bonarie di accertamento, in cui si fa presente che risulta un mancato pagamento, invitando il contribuente a dimostrare che è avvenuto, o che non è dovuto. Quindi parte l’avviso vero e proprio, che dà 2 mesi di tempo, oltre i quali l’ente affida il tutto a Equitalia per i ruoli coattivi. La società che dal 2005 ha sostituito le esattorie, d’altra parte, ha una strategia analoga di avvisi e solleciti, prima dell’intervento coattivo.
Ora però per circa 30mila lombardi, circa 5mila milanesi, sono già partite le cartelle. Sono la prima parte di quei 180mila che non hanno pagato il tributo dovuto nei due anni presi in esame. Gli altri riceveranno la cartella nelle prossime settimane e mesi.
In ossequio a questa filosofia del fisco non ostico, se non amico, la Regione sta pensando di introdurre un’altra modalità di pagamento, che vada ad affiancarsi a quelle già adottate negli ultimi anni. L’assessore alle Finanze, Romano Colozzi, ha dato mandato ai suoi uffici di studiare con Lombardia Informatica la fattibilità di un pagamento via telefonino del bollo. Per rendere il pagamento ancora più agevole e meno ostico - spiegano dall’assessorato - perché la fiscalità non deve vissuta come un incubo e il compito dell’ente pubblico è prevenire errori e dimenticanze.


Sul bollo intanto è partita una contesa fra le Province, che chiedono l’attribuzione del gettito, e le regioni che lo detengono attualmente. L’ipotesi che sarà discussa nei prossimi giorni è una compartecipazione delle Province, con l’attribuzione a loro di una parte del gettito totale.

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