Alfa Romeo Stelvio 2024: si rifà il look ed è sempre un piacere da guidare

Design leggermente rivisto ed equipaggiamento più ricco per uno dei SUV più apprezzati, soprattutto nelle doti dinamiche. Sarà ancora a livello della concorrenza tedesca?

Alfa Romeo Stelvio 2024: si rifà il look ed è sempre un piacere da guidare

Nuova Alfa Romeo Stelvio 2024 porta in dote un piccolo ma mirato pacchetto di aggiornamenti in attesa del nuovo modello – anche ibrido ed elettrico – che sarà presentato nel corso 2025. Si evolve all’insegna del design, della qualità costruttiva e del comfort di guida, senza però dimenticare quella vena sportiva che, da sempre, contraddistingue i nuovi modelli del Biscione. La piattaforma Giorgio mantiene alta la propria reputazione, offrendo ancora oggi – a distanza di quasi 8 anni del debutto – un feeling con la meccanica e una dinamica di guida difficilmente pareggiata dai principali competitor tedeschi del segmento. Abbiamo provato la nuova versione 2.0 AT8 Veloce da 280 CV e trazione integrale Q4, mentre il listino del modello parte da una base di 55.950 euro.

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Design e dimensioni

Non variano le dimensioni rispetto alla prima generazione (4,69 x 1,90 x 1,68), posizionandosi sempre nel centro del segmento D, vedendosela alla pari con altri rivali tedeschi come Mercedes GLC, BMW X3, Audi Q5. Rispetto ai modelli citati, però, Stelvio conquista con un design decisamente più elegante e personale, distintivo. Le linee sono più levigate e morbide, ora rese ancor più incisive grazie ai nuovi gruppi ottici a matrice di led adattivi, finalmente debuttati anche per la casa italiana. Il motivo a triplice onda riprende i tratti stilistici di alcuni modelli del passato, donando grandissimo carisma e aggressività al frontale, immediatamente riconoscibile su strada.

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Nel posteriore debutta una nuova finitura per i fari, anch’essi led e selezionabili con effetto fumè (come nel nostro caso) oppure traslucido. Nella zona inferiore, si apprezzano le personalizzazioni dedicate all’allestimento Veloce, al vertice della gamma, che guadagna paraurti dedicati e profili neri lucidi per finestrini e passaruota. Il nostro esemplare è equipaggiato con la colorazione metallizzata Rosso Alfa, di serie per tutti i modelli. Con l’allestimento Veloce, sono di serie i cerchi in lega da 20” neri lucidi e cromati con pinze freno rosse, mentre il modello nero lucido è disponibile come optional da 1.200 euro.

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Interni e tecnologia

L’abitacolo di nuova Alfa Romeo Stelvio non subisce particolari variazioni, se non per una crescente qualità percepita e materiali più nobili ovunque arrivino le mani. La sensazione è che siano stati migliorati anche gli assemblaggi, al fine di ridurre spiacevoli scricchiolii e vibrazioni sull’asfalto più sconnesso. Il volante è sempre dall’impostazione sportiva, con il tasto di accensione presente sotto alla razza di sinistra. Oltre ad esso, fa capolino la nuova strumentazione digitale da 12,3” di serie, integrata nella tipica forma a cannocchiale di Alfa Romeo. La grafica riprende fedelmente le lancette impiegati nei modelli storici della Casa. Al centro della plancia, sempre incastonato nel pannello vetrato ricurvo (e perfettamente integrato della forma del cruscotto) si trova il display da 8,8” del sistema multimediale Uconnect 5.

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Recentemente aggiornato, dispone di una grafica che strizza l’occhio al mondo dei tablet, con delle schermate organizzabili (widget) a seconda del gusto personale. Potrebbe essere più reattivo al tocco, per allinearsi alla concorrenza. Disponibile Apple CarPlay e Android Auto ma, purtroppo, non è disponibile la connettività wireless, solamente tramite cavo USB classico o USB C, le cui prese sono disponibili sotto al bracciolo o al centro del tunnel. Piacevoli gli inserti in alluminio e simil carbonio, anche sul tunnel centrale, nel quale trovano posto anche i rotori fisici per la gestione delle modalità di guida (D-N-A), del volume audio e dell’interno sistema multimediale. Da lode poi i nuovi sedili sportivi in pelle Nappa, traforati, con regolazione elettronica e riscaldamento di serie. Adeguato lo spazio per i passeggeri posteriori, limitatamente alle possibilità di un veicolo con motore longitudinale e predisposto per accogliere la trazione posteriore. Non mancano le prese USB e le bocchette d’aerazione. Il bagagliaio è poi più che spazioso, a partire da ben 525 litri.

Prova su strada

Dove però nuova Stelvio recupera – con gli interessi – gran parte del gap rispetto alle competitor più moderne è proprio su strada. Bastano davvero due curve per poter riassaporare il prodigio ingegneristico della piattaforma Giorgio. Lo schema sospensivo raffinato – con quadrilatero alto all’anteriore e Alfa Link a cinque leve e mezzo nel retro – consente di sfruttare un assetto più morbido, senza dover necessariamente ricorrere a molle estremamente rigide per compensare rollio e beccheggio. La perfetta ripartizione dei pesi e il baricentro basso permettono a Stelvio di palesare una dinamica di guida praticamente al pari delle più note berline in commercio - senza contare il peso in ordine di marcia di 1.735 kg, circa 150/200 kg inferire rispetto alle alternative del mercato. Anche il sistema di sterzo semi virtuale è stato rivisto, per risultare leggermente meno irruento, ma ugualmente preciso e incredibilmente diretto. Il risultato è un comando estremamente piacevole da ingaggiare, sempre tra i migliori in commercio, capace di entusiasmare anche a basse velocità, su una strada guidata. Sembra migliorare anche il comfort acustico, con minori vibrazioni e più isolamento dall’esterno. Sempre poi impeccabile il feeling con il sistema frenante by-wire, con una sensibilità del pedale e una forza frenante che difficilmente ho riscontrato su altri modelli di pari livello in commercio.

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La posizione di guida è poi sempre perfetta, con l’ottima triangolazione tra sterzo, pedali e schienale. Ampia poi la regolazione, che ci permette di adottare anche una seduta ben inserita nell’abitacolo, senza dover necessariamente sfruttare una seduta troppo rialzata, tipica da SUV. Il 2.0 4 cilindri turbo benzina da 280 CV è poi rimasto invariato rispetto alla generazione precedente. Essendo stato rimossa l’unità a benzina da 200 CV, rimane l’unica alternativa al gasolio (oltre alla Quadrifoglio da 520 CV) tra l’altro abbinato di serie al cambio automatico ZF ad otto rapporti (convertitore di coppia) e alla trazione integrale Q4. Pur trattandosi di una cavalleria più che generosa e oltre la soglia del superbollo, non appare fin da subito aggressiva come potrebbero suggerire le prestazioni (5,7 s per scattare sullo 0-100 e 230 km/h di velocità massima). Su certi aspetti si comporta quasi come un diesel, marciando sempre sotto a 2.200 giri/min, con cambiate fluide e tanta coppia ai bassi. Si vivacizza solamente quando si preme a fondo il pedale del gas o quando si attiva la modalità Dynamic, che assicura maggior reattività sul pedale, più sostanza sullo sterzo e un feeling con il pedale del freno più incisivo.

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Consumi e prezzi

Nel corso della nostra prova, con una buona alternanza di percorsi cittadini, misti e autostradali, abbiamo totalizzato una media complessiva di circa 12,5 km al litro, con piede leggero e stile di guida parsimonioso. Viaggiando solamente in città, i consumi si avvicinano ai 10,5 km al litro, mentre in ambito extraurbano (con velocità tra 70 e 100 km/h), non è impossibile intravedere anche i 15 km al litro. In autostrada a 130 km/h costanti, si sofferma sugli 11 km/l.

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La gamma di nuova Alfa Romeo Stelvio parte da una base di 55.950 euro per la motorizzazione diesel 2.2 da 160 CV e allestimento Sprint, con trazione posteriore. Si sale poi a 60.950 per lo stesso diesel ma in configurazione da 210 CV Q4, con la medesima versione. Il benzina 2.0 da 280 CV e trazione integrale Q4 attacca invece da 63.450 euro in veste Sprint, mentre per la versione Veloce da noi provata, la cifra sale fino a 68.950 euro. Pochi gli accessori extra selezionabili, considerando un equipaggiamento già sufficientemente ricco, anche nelle versioni più basse in gamma. Si menziona però il nuovo pacchetto ADAS, presente già di serie dall’allestimento Sprint, che inserisce quasi tutti i principali sistemi di assistenza, tra cui anche cruise control adattivo, mantenitore della corsia e monitoraggio dell’angolo cieco. Non mancano nemmeno i cerchi in lega da 19”, doppio display, connettività smartphone, fari full-led, portellone elettrico, accesso keyless e molto altro.

Considerazioni finali

Alfa Romeo Stelvio si riconferma essere un’auto arrivata al massimo step evolutivo, matura e completa sotto molteplici punti di vista. Un modello che si estrania dal “piattume” automobilistico contemporaneo, con una linea unica, immediatamente riconoscibile e capace di rimanere attuale nonostante il passare degli anni. Lato tecnologico le manca ancora qualche piccolo scalino, ma grazie all’equipaggiamento più che ricco fin dal primo allestimento, compensa adeguatamente. Il listino è in linea con le rivali, anzi alle volte presenta cifra ben inferiori, sebbene però non possa vantare alcuna motorizzazione elettrificata o unità benzina più sostenibili, oltre al fin troppo potente 2.0 da 280 CV.

Se cercate un’auto appagante alla vista e alla guida, Stelvio è – sempre e comunque - il modello che fa per voi. Non c’è alcuna alternativa di produzione tedesca, coreana, inglese o cinese che possa vantare lo stesso feeling al volante e la stessa maneggevolezza.

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