In Germania Tesla vola dopo lo sconto ai listini, ma tardano ad arrivare le auto

Boom di richieste e problemi alla produzione, manca personale

In Germania Tesla vola dopo lo sconto ai listini, ma tardano ad arrivare le auto
I punti chiave

In Germania, Tesla ha trovato un vero e proprio mercato fiorente, visto l’entusiasmo degli automobilisti per i modelli della casa californiana. Ancor di più dopo il forte sconto sui listini per Model 3 e Model Y, come vi abbiamo raccontato settimana scorsa. Il prezzo base è sceso di ben 12.000 euro, arrivando ora ad una soglia di partenza (in Italia) di circa 46.000 euro.

Sull’onda dell’entusiasmo, in moltissimi si sono recati negli showroom Tesla, cercando di sfruttare questi “saldi” invernali che il costruttore americano ha deciso di imprimere al listino. Resta però il risvolto della medaglia, dove si è già capito per il brand elettrico non sarebbe in grado di soddisfare in tempi brevi tale boom di richieste. Secondo il ministro dell’Economia del Land del Brandeburgo, la fabbrica di Grunheide non sarebbe in alcun modo pronta, salvo specifiche manovre per aumentare il ritmo della produzione.

Slittano le consegne

Tesla ha giocato d’astuzia in questo periodo in cui si è manifestata una carenza di beni legati al mondo dei semiconduttori. Mentre gli altri marchi recitavano tempi di consegna da 6 a 18 mesi, in Tesla era possibile ricevere l’auto nuova già entro la fine del mese stesso. Prima del taglio ai listini infatti, se un cliente avesse deciso di acquistare una Model Y (prodotta alle porte di Berlino) l’avrebbe quasi sicuramente ricevuta entro fine gennaio. Dopo la riduzione dei prezzi, le consegne sono invece già slittate a dopo marzo – un periodo comunque inferiore alla media del mercato. Il Ministro Steinbach ha così sollecitato l’azienda di Musk a velocizzare le operazioni per ridurre i tempi. Una richiesta alquanto difficile da soddisfare per Tesla: come riportato anche da Reuters e altri media locali, i turni massacranti per gli operai e i tecnici, avrebbero messo in cattiva luce lo stabilimento tedesco, rendendo così difficoltoso l’inserimento di nuove risorse.

Tesla

Non sarebbe così possibile aumentare la produzione rispetto alle 3 mila vetture a settimana ipotizzate dalla casa anzi, data la continua ricerca di personale, si rischierebbe di avere un rallentamento ulteriore delle operazioni. I sindacati tedeschi continuano a mettersi di traverso, con i continui scioperi che, di certo, non aiutano a ridurre i tempi di consegna.

I bassi salari, le condizioni e la gestione non ottimale del personale hanno costretto molti impiegati a mettersi in malattia, chiedere ferie o licenziarsi. Sembrerebbe anche non bastare il continuo turn-over di oltre 2/300 nuovi impiegati a settimana, con una forza lavoro che è attualmente arrivata a circa 9 mila dipendenti.

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