Raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, accordo con i produttori

L'obiettivo del programma firmato tra il Ministero dell’ambiente e della Sicurezza Energetica con Amazon Services Europe Sarl e i Consorzi Erp Italia, Erion Weee, Erion Energy è quello di favorire la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) pile e accumulatori (RPA) e garantire l’immissione sul mercato di prodotti conformi alla relativa normativa europea

Raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, accordo con i produttori
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Una spinta per favorire la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) e rifiuti di Pile e Accumulatori (RPA) e garantire l’immissione sul mercato di prodotti conformi alla relativa normativa europea, a partire dalle grandi piattaforme delle vendite online, che prevede il principio di responsabilità estesa del produttore. Questi sono gli obiettivi dell’accordo di programma firmato tra il Ministero dell’ambiente e della Sicurezza Energetica, Amazon Services Europe Sarl e i Consorzi Erp Italia, Erion Weee, Erion Energy, i cui primi risultati sono stati presentati oggi, 28 giugno, nel corso di una conferenza stampa nell’auditorium del MASE, alla presenza del Viceministro Vannia Gava.

Alberto Canni Ferrari, Consorzio ERP Italia
Alberto Canni Ferrari, Consorzio ERP Italia

Il principio della responsabilità estesa del produttore

Al produttore è richiesto un impegno dal punto di vista progettuale, realizzando beni che siano già orientati alle 3 R - Reimpiego, Riciclo e Recupero - sia da quello gestionale ed economico, incluse le operazioni di raccolta differenziata, di cernita e di trattamento. Il modello sperimentale di Responsabilità Estesa del Produttore per gli online marketplace, dove i volumi di apparecchiature elettroniche commercializzate sono rilevanti e che prevede che chi realizza o importa un bene tecnologico deve occuparsi del prodotto immesso al consumo non solo durante il suo ciclo di vita ma anche quando diventa rifiuto, ha il pregio di avere introdotto un Modello di Conformità Semplificato, con lo scopo di garantire che tutti i prodotti immessi sul mercato, attraverso le piattaforme online, rispettino la normativa attuale.

“L’accordo apporta benefici tangibili al sistema di recupero dei rifiuti nel suo complesso - ha commentato il viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava, nel corso dell’evento - permettendo di razionalizzare, semplificare e favorire la funzione di vigilanza e controllo attribuita a questo Ministero e, in generale, di sperimentare, promuovere, attuare e sviluppare processi distributivi idonei a ottimizzare il recupero del flusso dei rifiuti generati dai prodotti, in modo da ridurre i rischi di inquinamento dovuti all’inadeguata gestione del relativo fine-vita”.

Il ruolo fondamentale dei siti web di e-commerce

Un ruolo importante è e sarà svolto sicuramente da Amazon, il principale online marketplace in Italia e dai Consorzi che si occupano della gestione del fine vita dei RAEE e RPA che potranno anche svolgere da stimolo per l’adesione di altri soggetti industriali, nella prospettiva di replicare lo schema anche per altre filiere. Uno dei firmatari tra i Consorzi è il Consorzio ERP Italia, rappresentato alla conferenza stampa da Alberto Canni Ferrari, Head of ERP Southern Europe del Gruppo Landbell a cui il Consorzio ERP Italia aderisce che ha sottolineato la propria soddisfazione per aver contribuito alla riduzione del cosiddetto fenomeno del free-riding “ovvero la mancata partecipazione dei soggetti obbligati al Sistema di Gestione del fine vita dei rifiuti, recuperando finanziamenti significativi per il sistema di raccolta”.

Palpabile anche la soddisfazione da parte di Amazon: “Siamo molto orgogliosi di aver stretto questo accordo che promuove un corretto recupero e riciclo dei rifiuti, in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente – ha sottolineato Bianca Martinelli, Policy and Strategy Director di Amazon Italia -
Questa iniziativa testimonia come sia sempre strategica la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti - pubblici e

privati - e s’inscrive perfettamente nel nostro più ampio impegno per la sostenibilità, sancito dalla nostra adesione al Climate Pledge, con il quale ci siamo impegnati a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040”.

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