Bagdad, forze Usa e irachene uccidono 30 ribelli sunniti

Gli scontri sono avvenuti in una roccaforte sunnita nel pieno centro della capitale, a due km dal quartiere fortificato che ospita il governo iracheno

Bagdad, forze Usa e irachene uccidono 30 ribelli sunniti

Bagdad - Le forze a guida Usa e irachena hanno ucciso oggi 30 persone sospettate di essere rivoltosi e ne hanno arrestate altre 35, nel corso di scontri in una roccaforte della rivolta sunnita nel centro di Bagdad. Lo ha detto Mohammed al-Askari, portavoce del ministero della Difesa. I militari Usa avevano detto in precedenza che l'operazione aveva come obiettivo quello di eliminare i militanti dalla zona di Haifa street, che attraversa il cuore di Bagdad. I combattimenti si sono protratti per gran parte della giornata, mentre le truppe appoggiate dagli elicotteri e da veicoli blindati hanno ingaggiato uno scontro con uomini armati in una zona residenziale della capitale. Il portavoce dell'esercito Usa, il maggiore Steven Lamb, ha detto che le truppe hanno sparato colpi di mortaio nel corso di un'operazione volta a rimettere nelle mani degli iracheni il controllo della sicurezza nella zona della roccaforte sunnita, che si trova a due chilometri dalla Zona verde, il quartiere fortificato che ospita il governo iracheno. La battaglia è avvenuta all'indomani del discorso del presidente statunitense George W. Bush al Congresso, in cui ha affermato non è contemplabile un fallimento in Iraq. Bush ha detto ieri al Congresso Usa che l'invio di altri 21.500 soldati in Iraq è un contributo per la vittoria finale. "In questo giorno, in queste ore possiamo ancora decidere l'esito della battaglia. Lasciateci compiere i passi necessari per la vittoria", ha detto ai parlamentari nel suo discorso sullo Stato dell'Unione. In questo mese le forze Usa e irachene hanno lanciato un'operazione nella zona per sradicare gli insorti sunniti, uccidendo 50 persone. Il premier sciita Nuri al-Maliki ha annunciato un piano per la sicurezza nella capitale, promettendo di mettere fine alle violenze confessionali. Intanto questa mattina uomini armati hanno aperto il fuoco contro un convoglio di auto del ministro dell'Istruzione su un'autostrada nella parte meridionale di Baghdad, uccidendo una delle sue guardie, ha detto il ministro. "Ci hanno sparato da diversi punti lungo l'autostrada. Una delle mie guardie è stata uccisa e un'altra, colpita alla testa, è gravemente ferita", ha detto il ministro Abd Dhiab al-Ajili, un sunnita.

Ajili ha detto che stava recandosi al lavoro quando è stato attaccato nel distretto di Dora, una zona pericolosa della capitale, dove truppe Usa e irachene hanno combattuto duramente la scorsa estate per soffocare la ribellione. L'esercito Usa ha detto che due marine sono stati uccisi in combattimenti ieri nella zona occidentale di Anbar, cuore della resistenza sunnita, dove Bush ha intenzione di inviare 4.500 nuovi soldati.

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