Baires pronta a rinegoziare i «tango bond»

da Milano

L’Argentina è pronta ad avviare i negoziati per un piano di rientro dal debito con il Fondo monetario internazionale comprensivo anche dell’accordo con i creditori privati che non hanno accettato lo swap del vecchio debito in titoli di Stato di nuova emissione. Lo ha annunciato, nel discorso presentato ai lavori dell’assemblea annuale dell’Fmi, il ministro delle Finanze cileno, Nicolas Eyzaguirre, intervenuto per conto dei Paesi sudamericani. Il capitolo sull’Argentina, in particolare, è stato preparato dall’esecutivo di Buenos Aires. «Il governo argentino - si legge nel testo - spera di ottenere il sostegno finanziario del Fondo per il suo programma economico, e spera di poter formulare una strategia per regolare, oltre il piano di rientro con l’Fmi, anche la questione dei creditori esclusi, in un progetto definito in collaborazione con il Fondo».

Lo swap del debito pubblico argentino andato in default ha visto nei scorsi mesi l’adesione del 76% dei creditori, mentre la parte residua (equivalente a oltre 20 miliardi di dollari) ha rifiutato l’offerta. Tra questi ultimi, numerosi risparmiatori italiani: secondo i dati della Tfa (la task force dell’Abi), le adesioni in Italia sono state pari al 27,8% dei 14,5 miliardi in mano agli investitori.

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