
Unicredit segue con sguardo decisamente interessato gli sviluppi sul fronte ucraino. L'accelerazione impressa da Donald Trump per un avvio di negoziati di pace ha acceso le speranze di un cessate il fuoco in tempi relativamente brevi. Per piazza Gae Aulenti rappresenta uno scenario decisamente gradito, come spiega in maniera molto esplicita Andrea Orcel. Il ceo di Unicredit, intervistato dal Financial Times, ha rimarcato che la banca potrebbe accelerare l'uscita dalla Russia in caso di una svolta nella guerra in Ucraina.
Orcel ritiene che un contesto di pace potrebbe consentire a UniCredit di assicurarsi condizioni migliori per l'uscita dal paese. Lo stesso banchiere romano fino a una settimana fa aveva escluso una cessione delle attività russe a un prezzo ritenuto "non equo".
"Se la politica cambia, la nostra capacità di vendere a condizioni più interessanti migliora, perché la situazione si normalizza per tutti, da entrambe le parti. In ogni caso, l'impegno di UniCredit a uscire dalle attività in Russia è assolutamente chiaro e non possiamo tornare indietro", sono le parole di Orcel che nel corso dell'intervista al quotidiano finanziario londinese ha aggiunto che la pace aiuterebbe a far rimbalzare bene l'economia europea.
Bpm e Commerz? "Si è degenerato in attacchi personali"
Non sono mancati riferimenti al risiko bancario e alla partita in atto per la conquista di Banco Bpm, caratterizzata nelle ultime settimane da ripetuti botta e risposta tra i due istituti, così come quella tedesca per Commerzbank.
Operazioni che a detta di Orcel "sono degenerate in dibattiti politici che non dovrebbero esserci, e forse in larga misura, in attacchi personali".
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