
La Bce chiude il bilancio 2024 con un rosso di 7,94 miliardi, dopo i 7,88 miliardi di perdite dell'anno precedente, e lascia a secco di dividendi le banche centrali nazionali. Ma non le tasche della presidente Christine Lagarde. Anzi, il suo stipendio è aumentato del 4,7%, raggiungendo la cifra di 466.092 euro, rispetto ai 444.984 euro del 2023.
Ma partiamo dai conti di Francoforte. Nella relazione al bilancio si sottolinea che nel 2023 l'intero utilizzo del fondo rischi finanziari, pari a 6,62 miliardi, aveva ridotto la perdita d'esercizio a 1,266 miliardi, mentre nel 2024 non si è potuto ricorrere a tale fondo per coprire la perdita poiché il suo ammontare risultava pari a zero. La perdita del 2024, come quella dell'anno precedente, resterà iscritta nel bilancio della Bce e sarà ripianata con gli utili degli esercizi futuri. Intanto, però, il «rosso» non consentirà di distribuire utili alle banche centrali nazionali dei Paesi dell'area euro per quest'anno. La Bce potrebbe ancora subire perdite nei prossimi anni. Se così fosse, viene specificato, dovrebbero comunque essere di minore entità rispetto a quelle registrate nel 2023 e nel 2024.
Cosa ha zavorrato i risultati dell'attività di Francoforte? Colpa degli interventi di politica monetaria dell'Eurosistema che si sono resi necessari per l'assolvimento del suo mandato primario di mantenere la stabilità dei prezzi, si legge nella relazione. Dove si aggiunge che la Bce ha incrementato il proprio bilancio acquistando attività finanziarie, perlopiù a tasso fisso e scadenza lunga. In aggiunta, si è verificato un corrispondente aumento delle passività, sulle quali l'Eurotower versa interessi a tasso variabile. Quindi, i rialzi dei tassi di interesse di riferimento della Bce nel 2022 e nel 2023, finalizzati a contrastare l'elevata inflazione nell'area dell'euro, hanno determinato un immediato incremento degli interessi corrisposti su tali passività, mentre gli interessi percepiti sulle attività della Bce, in particolare sui titoli acquistati nell'ambito del Programma di acquisto di attività (Paa) e del Programma di acquisto per l'emergenza pandemica (il Pepp), non sono aumentati nella stessa misura.
Nel frattempo, però, le spese totali per il personale sono aumentate a 844 milioni (676 milioni nel 2023), soprattutto per effetto dei maggiori costi relativi ai benefici successivi al rapporto di lavoro derivanti dalla modifica del regolamento sui piani pensionistici della Bce nel 2024. Gli stipendi base, posto che i membri del Comitato esecutivo e i membri del Consiglio di vigilanza Bce ricevono anche un'indennità di residenza mentre la presidente può disporre di una residenza, oscillano tra i 332 mila ai 466 mila euro. Il vicepresidente Luis de Guindos, ad esempio, vanta uno stipendio base di 399.528 euro. Cifre di partenza a cui per i membri del Comitato esecutivo e per il presidente del Consiglio di vigilanza si aggiunge l'indennità di rappresentanza. Oltre ad assegni familiari, assegni per i figli a carico, indennità scolastiche e altre indennità a seconda delle circostanze individuali. «Gli stipendi sono soggetti all'imposta su tali emolumenti prevista dall'UE, nonché a deduzioni a titolo di contributi per il piano pensionistico, per l'assicurazione contro malattie e infortuni e per l'assistenza a lungo termine. Le indennità non sono imponibili né pensionabili», viene specificato.
In totale le indennità corrisposte ai membri dei due organi e i contributi versati dalla Bce a loro favore per l'assicurazione contro malattie e infortuni e per l'assistenza a lungo termine sono pari a 1.254.013 euro (1.169.703 euro nel 2023).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.