
Gentile Direttore Feltri,
cosa ne pensa dell'idea della Lega di cancellare le sanzioni alla Russia? Questa proposta è stata fortemente criticata, ma io trovo che non sia del tutto errata, insomma penso che potremmo e dovremmo cominciare a parlarne.
Tomaso Brambilla
Caro Tomaso,
quella della Lega è una proposta da non censurare, tanto intelligente quanto ardita. Intelligente perché le sanzioni rappresentano un'arma a doppio taglio che avrebbe dovuto indurre Putin a porre fine alla guerra, stremando l'economia russa e spingendo il popolo danneggiato dal punto di vista finanziario ad insorgere contro il presidente russo, ma che non ha determinato tale risultato, dal momento che la Russia pare non avere risentito più di tanto delle ripercussioni delle sanzioni, le quali tuttavia hanno finito con il nuocere più a noi, europei e americani, che le abbiamo applicate e inflitte che non a coloro a cui erano destinate. Insomma, si è trattato di una misura improduttiva e fallimentare, che pure ci ostiniamo a mantenere, tanto è vero che l'Ue ha presentato mercoledì un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Mossa peraltro poco astuta in una fase delicata come questa in cui si sta parlando di pace, di dialogo, di apertura, di negoziato. È un po' come gettare benzina sul fuoco. E tutto questo mi lascia alquanto attonito.
La proposta della Lega è anche ardita poiché sembra che ci si debba giustificare di questa iniziativa, spiegare e puntualizzare da che parte si sta, per non essere accusati di stare contro l'Ucraina e contro Zelensky, eccetera. Subito qualcuno è insorto tacciando i leghisti di essere filoputiniani. Mi domando perché tutti i popoli e tutti i capi di Stato facciano i propri interessi, ossia quelli della propria Nazione, mentre gli italiani siano incapaci di ragionare in questi termini. Essere contrari alle sanzioni, o almeno al loro mantenimento, non equivale all'essere nemici dell'Ucraina ma semplicemente significa stare dalla parte di centinaia di aziende italiane che danno lavoro a centinaia di migliaia di persone, quindi consentono a intere famiglie di godere di un tetto, di potere fare la spesa, di campare, di risollevarsi. Le quali aziende con l'eliminazione delle sanzioni potranno incrementare gli introiti, espandere il mercato di riferimento, aumentare le esportazioni di quel made in Italy che è e resta sempre apprezzato in tutto il globo e che forse dovremmo spingere ancora di più. Non vi è nulla di impopolare o sbagliato in questo proposito. Ecco, cerchiamo di pensare anche al nostro interesse, che risiede nella interruzione delle sanzioni contro la Russia e nell'avvio di un disgelo dei rapporti tra Italia e Russia, che erano ottimi fino a qualche annetto fa. Io credo che non solo possiamo ma dobbiamo anche impegnarci su questo fronte ai fini della costruzione di un clima di pace nonché per la tutela dei nostri affari, che non sono cose sporche.
Dunque la Lega ha fatto benissimo a presentare questa proposta, che non deve essere bollata come filoputiniana, filorussa, essendo solamente filoitaliana.
Le sanzioni sono state vane e controproducenti. Ha senso insistere con tale strumento? Cosa pretendiamo di ottenere se non il risultato di castrarci? Credo che la cancellazione delle sanzioni possa anzi essere una buona occasione per l'Europa in generale per dimostrare l'intenzione di volere collaborare per la pace facendo un piccolo passo in direzione dell'apertura di un canale di dialogo con il presidente russo. Non possiamo permetterci di essere tenuti ai margini di una trattativa così importante, la quale ci riguarda. E metterci di traverso è la maniera più efficace per essere esclusi.
Cancelliamo queste dannate sanzioni, ne trarranno beneficio aziende grandi e piccole che esportavano di tutto verso il mercato russo prima di
essere azzoppate. Mercato russo che apprezza particolarmente il gusto, la qualità e la bellezza dei nostri prodotti, da quelli alimentari all'arredamento. Stiamo facendo la guerra a noi stessi. Il che è alquanto sciocco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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