Bankitalia «apre» a Paribas E Parigi accelera sull’Opa Bnl

Coop Adriatica vende. Catricalà: «Consolidamento positivo»

Massimo Restelli

da Milano

Bnp Paribas si prepara a fare scattare il conto alla rovescia per l’acquisizione della Banca Nazionale del Lavoro. L’atto formale sarà posto nel pomeriggio dal gruppo transalpino non appena sarà superata la prima disamina di Bankitalia sull’«informativa preventiva» che Bnp ha dovuto presentare alla Vigilanza prima di annunciare di essere pronta a mettere sul piatto 2,925 euro per ogni azione di Via Veneto.
Un primo esame sommario e dall’esito praticamente scontato (la formula tecnica dovrebbe essere quella del «silenzio assenso») che terminerà oggi a mezzogiorno. Se come è probabile Palazzo Kock non evidenzierà «cause ostative» nel quartier generale parigino è già tutto pronto per convocare il Cda che, appresi i dettagli dell’Opa da 9 miliardi con cui il gruppo rafforzerà la propria presenza nella Penisola, dovrebbe avviare l’iter procedurale. Imminente anche l’avvio dell’aumento di capitale da 5,5 miliardi mentre non sono attese novità sulla riduzione del personale per cui fa fede il piano industriale già approntato dal presidente Luigi Abete. Così come è prematuro definire la politica dei prezzi. Banco di prova della nuova legge sul Risparmio, nelle attese di Bnp l’offerta dovrebbe completare l’iter autorizzativo entro la metà di giugno ottenendo il via libera delle autorità italiane, francesi e comunitarie.
Il dossier sarà comunque oggetto di un lavoro congiunto di Bankitalia e Antitrust. «Noi agiamo sulla concorrenza, Bankitalia ha la vigilanza prudenziale», ha ricordato il presidente dell’Authority Antonio Catricalà specificando che se dovessero concretizzarsi conclusioni opposte «in teoria prevale il no». In ogni caso i documenti non sono ancora stati visionati, ha proseguito Catricalà, augurandosi che riprenda il processo di integrazione nel sistema bancario perché l’arrivo dei gruppi stranieri farà percepire agli operatori italiani la «necessità di avere una massa critica».


In attesa che Bankitalia e Consob inizino a studiare l’Opa, trovano posto i tasselli dell’accordo tra Unipol e Bnp annunciato venerdì: dopo l’adesione della Banca Popolare dell’Emilia Romagna anche Coop Adriatica ha infatti ceduto ai francesi il proprio 1,34% di Bnl (2,89 euro la chiusura in Piazza Affari, più 0,35%) con una plusvalenza di 6,8 milioni. Oggi sarà la volta di Hopa (cui fa capo il 4,9% in carico a 2,5 euro) soppesare una plusvalenza da 45-50 milioni così come anche Bpi (1,6%) appare intenzionata a passare la mano.

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