Voleva togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del suo capo. Ma ha esagerato ed è finita con una condanna a sette mesi di carcere con la condizionale. Doveva beffare il suo boss ed è finita più che beffata. Complice Facebook. Una donna belga è stata condannata per aver creato un falso profilo a nome del suo ex datore di lavoro sul social network più in voga del mondo. L'obiettivo? Denigrarlo raccontando falsità. Persino tradimenti familiari pur di metterlo in cattiva luce.
La 38enne aveva creato il profilo nel 2010, postando poi diversi messaggi che facevano credere che il sue ex datore di lavoro, un 36enne, avesse delle relazioni extraconiugali. Ma è stata presto scoperta: lei e il marito complice sono stati identificati grazie all'indirizzo Ip del computer della coppia. Il tribunale ha tuttavia assolto il marito della donna.
La sentenza è però il segnale di una giurisprudenza che si adegua ai nuovi tempi e ai nuovi strumenti di comunicazione. Si tratta infatti della prima condanna in Belgio per la creazione di un falso profilo Facebook.
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