
Una corretta alimentazione contribuisce a mantenere in salute la prostata. Se su determinati fattori è impossibile agire, è importante essere consapevoli che vi è l’opportunità di cambiare quelli che dipendono, in tutto o in parte, dalle scelte personali.
La dieta ha un ruolo importante, ma come sempre quando si parla di salute occorre innanzitutto rivolgersi ad uno specialista.
L’ingrossamento prostatico
I problemi legati alla ghiandola maschile sono molto comuni e aumentano con l’avanzare dell’età: la prostata ingrossata, l’ipertrofia prostatica, è una patologia diffusissima e benigna, ben diversa dal tumore alla prostata.
L’aumento del volume dell’organo avviene per diversi motivi, tra cui gli squilibri ormonali, e può portare alla compressione dell’uretra causando così difficoltà e disturbi legati alle vie urinarie.
Spesso ci si accorge di essere affetti dalla patologia quando si percepisce un bisogno maggiormente frequente di minzione, soprattutto di notte, e quando si constata una riduzione del getto delle urine.
In questo caso occorre rivolgersi al medico, anche per escludere invece altre malattie.
I trattamenti per la cura dell’ipertrofia prostatica sono diversi: da quello farmacologico a quello chirurgico.
Che cosa fare in caso di prostata ingrossata
Oltre alla visita dallo specialista, ci sono abitudini e stili di vita che si possono modificare per ridurre i sintomi:
- Idratarsi durante la giornata, ma bere di meno nelle ore serali per evitare di doversi svegliare la notte per urinare;
- urinare appena si ha lo stimolo e poi cercare di svuotare tutta la vescica;
- fare esercizio fisico in maniera regolare;
- tenere sotto controllo il peso e scegliere un’alimentazione sana ed equilibrata;
La frutta che fa bene alla prostata e altri cibi salutari

In generale mangiare sano è un'arma per il benessere dell'organismo. Favoriscono la salute della prostata e leniscono i sintomi associati alle problematiche ad esse legate i seguenti alimenti:
- le mele, le pere, l’uva, e la frutta ricca di antiossidanti come i frutti di bosco e le arachidi;
- gli alimenti ricchi di omega 3: pesce azzurro, crostacei, olio di pesce, noci;
- l’olio extravergine d’oliva;
- il riso;
- i legumi;
- le verdure: carote, cavolo e le crucifere in generale come i broccoli, zucchine, zucca, rape, finocchio, pomodoro (meglio cotto).
Un’alimentazione a base prevalentemente vegetale può essere utile a contrastare alcuni problemi associati al tumore prostatico (sul punto è stato pubblicato uno studio su Cancer nel 2024).
I nemici della prostata

Chi soffre di patologie prostatiche è bene che limiti gli zuccheri e le sostanze irritative e che favoriscono l'infiammazione. Tra queste:
- l’alcol;
- le spezie;
- il caffè
- il peperoncino
- i fritti
- gli insaccati
Alcuni studi hanno dimostrato una associazione tra il consumo di latticini e il tumore prostatico come lo studio giapponese pubblicato su Cancer Medicine.
Il tumore alla prostata
Si tratta del tumore più comune tra gli uomini, con un tasso di sopravvivenza alto.
Il rischio di ammalarsi di tale neoplasia, che all’inizio in genere è asintomatica, cresce con l’avanzare dell’età. Tra i fattori di rischio vi sono la familiarità, l’obesità e una dieta ricca di grassi saturi e alcune patologie.
La massa tumorale, crescendo, può comprimere le strutture vicine e quindi comportare difficoltà a urinare (in particolare all’inizio iniziare), il bisogno frequente di minzione, dolore quando si urina, sensazione di non aver svuotato completamente la vescica, sangue e sperma nelle urine, urgenza urinaria.
Le terapie sono variabili (tra queste, chemio e radio terapia, assunzione di farmaci, chirurgia).
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