Erano venuti tutti per vedere La conquête di Xavier Durringer su Nicolas Sarkozy, la politica e il potere, intrighi e colpi bassi, cinismo e calunnie, trappole mediatiche e dossier segreti. «Gli avvenimenti raccontati sono reali, ma si tratta di un'opera di fantasia» avevano messo le mani avanti regista e produttore... Si sa, la vita è più imprevedibile di un romanzo o di una politica cinematografica, e così, en attendant Sarko , Cannes è invece diventata Kahn, ovvero Dominique Strauss-Kahn, DSK, per la stampa: La débâcle , la sconfitta, in opposizione a La conquête è il film che la incarna, ma è una storia vera. La prima pagina di Libération , il quotidiano deputato della gauche francese, titola Sexe, média et polemiques e dedica dieci pagine a una sorta di esame di coscienza: in altri tempi, quando la sinistra era in buona salute, l'avrebbero chiamata «autocritica», il curioso processo ideologico-mentale per cui in virtù della dialettica marxista, fra tesi, antitesi e sintesi l'errore usciva dalla finestra per rientrare ripulito e messo a nuovo dalla porta della morale rivoluzionaria. Adesso che è un cadavere eccellente, il gioco non regge più e l'imbarazzo sfiora, quando non supera, il grottesco. Nell’editoriale,il direttore Nicolas Demorand si indigna. «Bisogna rispettare la vita privata dei politici, uomini e donne», scrive, «altrimenti è il trionfo del “trash”, l’informazione spazzatura sulla “ informazione di qualità”».
Che degli adulti consenzienti abbiano «una sessualità libera, liberata, liberale, libertaria o libertina - aggiunge - è qualcosa che non riguarda i giornalisti, che non sono né dei professori né dei modelli di virtù. Così come una redazione non è la Buoncostume. La sua vocazione non è di ritrovarsi “embedded” nei locali scambisti o negli hotel per sapere chi dorme con chi». Certo,i delitti e i crimini sessuali esigono un lavoro d’inchiesta, cosa comunque non facile e anzi complicata, certo, si deve giornalisticamente investigare se c’è un uso del potere politico per soffocare fatti che attengono alla morale, certo si deve criticare chi predica una morale e poi ne pratica un'altra che morale non è, e insomma «esiste uno spazio deontologico coerente, anche se disseminato di zone grigie ». La deontologia, le zone grigie, il trash, par di sognare... «Chi può dire che non fosse nota la reputazione di DSK?» dice ancora Demorand, volendo significare che non c’è stata«omertà giornalistica». Già, chi può dirlo? E infatti era il candidato più accreditato per correre da sinistra alle prossime presidenziali, perché il «cochon de gauche» profuma, lì dove invece il «porco di destra» puzza: gli amori libertini di Mitterrand, con annessa figlia illegittima, potevano essere considerati un gioco alla Marivaux, una «relazione pericolosa» alla de Laclos, sapevano di letteratura, nulla di volgare, un’avventura intellettuale, la ronda del piacere. Non la eterna volgarità dell'avversario, la sua goffaggine e la sua grossolanità, il «buzz» della società dello spettacolo e della televisione...
Peccato che poi sia arrivata una donna delle pulizie di un albergo newyorchese a rovinare tutto. Nella Conquête , lo Chirac cinematografico dice ai suoi impazienti delfini De Villepin e Sarkozy: «La sinistra è morta, chi sarà il prossimo presidente della Repubblica riguarda soltanto noi». Bisogna partire da qui per capire quello che è successo dopo. Anche nella vita privata di Sarkozy c’è una donna, anzi ce ne sono due: la prima Cécilia, è quella che in pratica lo inventa, lo sostiene, lo motiva e poi, quando sta per vincere si rende conto che non è quella lavita che voleva,che Nicolas presidente sarà un’altra persona e perciò lo lascia,preferisce l’amore (un nuovo amore) al potere. La seconda è Carla Bruni, assente nel film, ma che intelligentemente nella realtà Sarkozy si mette al fianco perché è il passepartout per quel mondo politicamente sconfitto, ma intellettualmente ancora forte, che lo giudica solo un arrivista, un cinico manipolatore, un uomo volgare (al solito). Carlà è uno scudo e un credito, conosce bene chi ne fa parte, ne sa pregi e difetti. Come nella favola, la Bella si fa garante presso i suoi della Bestia... Non durerà, ma non per colpa sua e perché è stato poi il suo elettorato di riferimento a rimetterlo in discussione, ciò non toglie che anche alla prossime elezioni presidenziali, la sinistra difficilmente entrerà in gioco. Ciò che resta è il tartufismo ipocrita di chi vede l’ignominia nel campo avversario, una sorta di superiorità morale che dovrebbe funzionare come scomunica a priori. È anche per questo che ritrovarsela di colpo fra i piedi, in casa propria, le sembra incredibile e invece è troppo umano, fa parte della vita reale e non della fiction ideologica. Che la reputazione di DSK «fosse nota», come scrive il direttore di Libération , non vuol dire nulla ed è più garantista e per nulla tartufesco Yves Thréard quando, nel suo editoriale sul Figaro , osserva che «i seduttori non sono dei presunti delinquenti sessuali. Se si ha una reputazione di Casanova, in nome di quale a priori, di quale esigenza, di quale trasparenza, tanto inquisitoria quanto pericolosa, si dovrebbe investigare sempre più a fondo? ». La moralità è un terreno scivoloso della lotta politica, perché tende a sottostimare l’avversario, non lo considera, pretende di giudicarlo e di giustiziarlo, eticamente, s’intende. La Conquête è un film interessante, oltre a essere un bel film, anche per questo: al di là delle simpatie o delle antipatie, dell’accettazione o no di una linea di governo, racconta di un uomo che vince perché ha qualcosa di più, sa parlare ai suoi elettori, sa coinvolgerli, ha uno staff capace, ha energia e voglia di fare.
«Ogni atto della vita di un presidente è una forma di creazione» ha detto Sarkozy per spiegare uno dei motivi per i quali non vedrà la pellicola che in fondo lo celebra.
«Non ho bisogno di specchiarmi in un personaggio di fantasia per sapere la parte di creazione, di arte quasi, che c'è nel mio ruolo». È questa emozione che lo tiene ancora in gara, è il non averla mai posseduta che faceva di DSK un cattivo candidato. A prescindere dalle cameriere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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