Berlusconi: "A sinistra solo candidati spot"

Il Cavaliere: "Come il bikini i nomi nuovi coprono quelli di ministri ancora al potere e al 70% in lista". E aggiunge: "Il Pdl segnerà la politica dei prossimi 10 anni". Vertice sulle liste: D'Amato verso il sì

Berlusconi: "A sinistra solo candidati spot"

Milano - È solo un trucco, made in Veltroni. L’operaio e la falsa precaria, «ma anche» il padrone. Candidature del Pd che sono «come il bikini» spiega Silvio Berlusconi: «Queste candidature per la sinistra sono come il bikini che lascia scoperto molto, ma che copre le parti essenziali». E «le parti essenziali, sono il settanta per cento dei ministri e dei sottosegretari che sono ancora al governo con Prodi e che costituiscono tutto il Pd di Prodi e Veltroni». Chiaro che, «quindi, sotto sotto, sono sempre gli stessi: candidature spot e tirate fuori giusto per blandire la borghesia».

Il popolo dei pensionati applaude Silvio Berlusconi, che ieri a Milano dall’assemblea nazionale del partito di Carlo Fatuzzo, rivela l’inganno dell’illusionista Veltroni. Espediente per acchiappare voti, ammesso che ci riescano, chiosa il leader del Popolo della libertà.

«Gli italiani vedono chiaramente che ci sono due sinistre, quella dei fatti e quella delle parole. Quella dei fatti che aumenta le tasse, che fa entrare gli immigrati clandestini, che è responsabile della tragedia dei rifiuti e che porta all’insicurezza. Poi c’è la sinistra delle parole, quella di Veltroni che dice tutto e il contrario di tutto, l’opposto dei fatti e l’opposto di quello che hanno fatto al governo».

Già «questo è un fatto che gli italiani hanno ben chiaro», mentre monta «l’entusiasmo e la passione» per il Pdl. «Ovunque io vedo e tocco l’entusiasmo e la passione per il Pdl che segnerà la politica dei prossimi dieci anni», osserva il Cavaliere commentando positivamente l’afflusso ai gazebo nell’ultimo week-end: «Non abbiamo ancora i risultati delle priorità perché ci vorrà l’uso del centro computer che è installato a Roma».

Ma, avverte il presidente, attenzione «ai falsi sondaggi» che circolano: infatti, il Pd continua a sostenere che «è iniziata la rimonta, io dico che è iniziato l’uso dei falsi sondaggi. Tutti i sondaggi di aziende serie che noi conosciamo ci lasciano sempre con lo stesso vantaggio, intorno al dieci per cento». Sondaggi che testimoniano come l’unico voto utile sia per il Pdl, «anche chi vuole votare La Destra e Udc all’avvicinarsi delle elezioni capirà che sono voti che non servono, perché rischiano di non eleggere neanche un parlamentare». Come dire: «È un voto che alla fine favorisce Veltroni, perché impedisce una più grande vittoria del Pdl. Votare i piccoli partiti per il centrodestra è quindi inutile. E io continuerò a dirlo anche se a loro dà fastidio».

Certo, continua il Cavaliere, «tornare al governo significa un lavorà de la Madònna». Non c’è bisogno di traduzione per il popolo dei pensionati, che esplode «meno male che Silvio c’è», «pensionati all’attacco, Silvio c’è». Slogan e cori da stadio per «un lavorà de la Madònna», dopo aver ricordato «tutto il lavoro svolto quando eravamo al governo per far ripartire il Paese» - con «un programma rispettato all’ottantacinque per cento, come riconosce anche la sinistra. L’altro quindici per cento? C’era l’Udc che diceva sempre no» - e che «come ho fatto nel 2001, mi presenterò agli italiani per firmare un contratto con loro».

Impegni per il governo del Paese all’insegna della «politica dei fatti e non delle parole» che Berlusconi traduce, tra l’altro, «nell’abolizione dell’Ici sulla prima casa, che affronteremo al primo Consiglio dei ministri». Abolizione dell’Ici che insieme alla «detassazione degli straordinari, della tredicesima e del pagamento dell’Iva quando si sarà ricevuto il pagamento da parte del cliente e non prima» sono alcune direttrici del programma di governo del Pdl.

E al popolo dei pensionati «ridotti dalla sinistra a rovistare nelle pattumiere», Berlusconi garantisce l’impegno di «togliere il cumulo delle pensioni per i coniugi e la possibilità di andare in pensione prima per chi ha un familiare non autosufficiente». Inoltre, «ci saranno altri servizi pro-pensionati tutti gratuiti: ferrovie, trasporti, teatro e cinema». Certezze per i pensionati vittime della «sinistra allo champagne e al caviale» e per le coppie che, annota il Cavaliere, sono «costrette a fare divorzi fasulli per non vedersi ridurre la pensione».
Fatti e non parole che al «momento del passaggio di governo» impongono «due diligence sui conti dello Stato»: «L’altra volta ci hanno lasciato un buco di 38 miliardi. Adesso dicono di aver recuperato 40 miliardi dall’evasione, ma in realtà sono solo due. L’evasione si combatte con aliquote giuste».

Virgolettato finale accolto con un’ovazione dei pensionati che sovrasta l’ultima indicazione del Cavaliere: «La lista del Liechtenstein? Visco la porti alla magistratura e non dia i nomi goccia a goccia ai giornali amici».

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