Germania, orrore al festival di Solingen: passanti presi a coltellate. L'aggressore in fuga

Durante il Diversity Festival di Solingen, un uomo "apparentemente arabo" ha attaccato col coltello i presenti, colpendo casualmente chiunque trovasse. È ancora in fuga, per la polizia è terrorismo

Germania, orrore al festival di Solingen: passanti presi a coltellate. L'aggressore in fuga
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Attentato con il coltello a Solingen, in Germania, dove nella serata di venerdì 23 agosto un uomo "di apparenti sembianze arabe", come riferito da alcuni testimoni, ha attaccato col coltello il pubblico del Diversity Festival. Le vittime sono una donna e due uomini di Dusseldorf, mentre i feriti sono almeno 8. L'attentatore è ancora in fuga e in Germania si è scatenata la caccia all'uomo. Nella ricostruzione effettuata dalla Bild si legge che alle 21.45 l'uomo ha iniziato a colpire indiscriminatamente chiunque gli si trovasse davanti, il tutto immediatamente davanti al palco. Testimoni hanno raccontato al quotidiano tedesco che l'uomo ha colpito "deliberatamente" le sue vittime al collo, una scelta che indica la volontà di arrecare quanto piùà danno possibile e uccidere.

Il commissario capo Sascha Kresta, portavoce della polizia di Wuppertal, ha dichiarato che "l'aggressore viene ricercato con un grande contingente, vogliamo assolutamente arrestare il colpevole. Le indagini sui testimoni sono in corso in parallelo". Sono cinque i feriti più gravi e la polizia, diversamente a quanto accaduto in altre circostanze, sembra non avere dubbi sulla matrice di questo attacco, come riferisce Bild: "Gli investigatori classificano l'atto come un attacco terroristico e non più come una furia".

Il festival è stato fermato immediatamente dopo l'assalto e tutta la zona di Solingen è stata militarizzata. Sono stati messi in campo oltre 40 mezzi speciali provenienti dal Nord Reno-Westfalia e un elicottero ha sorvolato la città per tutta la notte. Tutti i residenti sono stati invitati a non uscire dalle loro abitazioni e la polizia sta presidiando ogni singolo incrocio della città, che conta quasi 160mila residenti. La centrale operativa è stata allestita in un bar ed è da qui che la polizia sta coordinando le operazioni e la caccia all'uomo che, come dichiarato dagli agenti, non avrà fine fino a quando l'uomo non sarà stato trovato. Gli agenti sono alla disperata ricerca di testimoni che possano aver visto in quale direzione è scappato l'uomo, che sappiano dire se era da solo o c'erano dei complici, se possano dare informazioni sul modo in cui è scappato, se a piedi, in bicicletta o in auto. E chiedono a chi fosse presente di inviare foto e video della notte, speranza di individuare possibili elementi utili all'indagine. Purtroppo, la polizia ha ammesso che non c'è ancora un identikit e "al momento non abbiamo indizi su dove si trovi".

"Non si vuole ammettere quello che si vede qui sulla scena del crimine. È opprimente. I miei pensieri sono con i parenti delle vittime e con i feriti. Ora possiamo solo sperare che i feriti gravi ce la facciano", ha dichiarato il ministro degli interni Herbert Reul, giunto sul luogo del crimine a tarda notte. "Volevamo tutti festeggiare insieme l'anniversario della nostra città e ora abbiamo morti e feriti da piangere. Mi strappa il cuore che ci sia stato un attentato alla nostra città. Ho le lacrime agli occhi quando penso a quelli che abbiamo perso", ha scritto il sindaco di Solingen, Tim Kurzbach. Il ministro degli Interni tedesco, Nancy Faeser, ha dichiarato di essere "profondamente" scioccata dal "brutale attacco".

In Germania è tornata la paura e ora il Paese dovrà fare i conti con l'ennesima tragedia dettata dal terrore. Lo scorso giugno, sempre a Solingen, un uomo di origine africana ha tentato di farsi esplodere in un ristorante, il bilancio fu di quattro feriti, tra i quali una bimba, e un morto, lui stesso, che si è dato fuoco.

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