Biasottiano ribelle Siri come Fini boicotta il centrodestra

Biasottiano ribelle Siri come Fini boicotta il centrodestra

Uno per tutti e tutti a spasso. Ha aspettato più di un’ora l’arancione Enrico Cimaschi, che da sei mesi regge solitario le sorti del Municipio Centro Est. Ma giovedì sera a villa Piaggio su 24 consiglieri se ne sono presentati solo otto di maggioranza. Mentre il centrosinistra ha piazzato le tende fuori dall’aula a godersi la disfatta del presidente che forse almeno per un momento ha sperato nell’arrivo dei suoi moschettieri: i 12 consiglieri di centrodestra necessari per raggiungere il numero legale ed eleggere la nuova giunta (confidando in qualche assenza tra i 12 del centrosinistra). Ma la storia a lieto fine alla Alexandre Dumas non è arrivata per Cimaschi grazie all’assenza di Giannalberto Conte (Lega), Aldo Siri (Biasotti), Alessandra Di Mattia e Luciano Gandini (Pdl).


«Stasera posso definitivamente dire: io ci ho provato», si consola il presidente che per la quarta volta, dalla sua elezione dello scorso luglio, non è riuscito a trovare i numeri per eleggere la nuova giunta (candidati sono Roberta Bergamaschi, Elio Salterini e Alberto Loi) tra veleni, tradimenti e distinguo. Una crisi, nel centrodestra, che si è manifestata già all’indomani della vittoria elettorale del 2007. (...)

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