Il comune di Genova ha voluto la bicicletta. Ma adesso non si pedala. Perché le biciclette del sistema Bike sharing a pedalata assistita e quelle tradizionali, ultime arrivate, si trovano spesso in cattive condizioni. A tal punto che, in molti, hanno deciso di rinunciare. Gli abbonati attuali si collocano sulle trecento unità. Quasi niente, per un mezzo pesato come reale alternativa per la mobilità pubblica.
«Gli abbonati sono 320 - ammette l'assessore alla mobilità del comune di Genova, Simone Farello -, ma i prelievi sono notevolmente diminuiti nell'ultimo quadrimestre». Proprio quando, complice il tempo, i ciclisti cittadini dovrebbero essere più invogliati ad inforcare la due ruote. La verità, però, è che le condizioni delle bici sono tali da far rinunciare anche i più volenterosi. «Manca totalmente la manutenzione - spiega Manuela Cappello, consigliere comunale del gruppo misto -, che, di recente, è passata alla Genova Parcheggi. Alla fine, l'utente abituale, quello a cui era primariamente rivolto il servizio, ha finito per comprarsi una bicicletta, per avere un mezzo su cui contare veramente, per il suo percorso da casa all'ufficio».
La buona notizia, dice l'assessore Simone Farello, è che sono stati sbloccati dal governo altri fondi: 1 milione e 350 mila euro destinati a nuove piste ciclabili per Genova. Il tracciato attuale collega ancora il Matitone, a Sampierdarena, con piazza De Ferrari.
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