Dai fondi per gli affitti a quelli anti-crisi. Dalla nuova biblioteca di via Gola che è pronta e deve rimanere con le porte chiuse ai gratta e sosta scontati. Tutto bloccato, come (anzi con) il Consiglio comunale. Finché il Bilancio di previsione 2011 non ha il via libera dell’aula, 400 milioni di euro (circa il 30% del totale) che Palazzo Marino potrebbe destinare a servizi, iniziative, mostre, agevolazioni per le famiglie e le imprese rimangono fermi in cassa. «Vogliamo più fondi per il welfare, o per noi l’approvazione può anche essere rimandata al prossimo sindaco» ha detto il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino, che dopo aver perso la battaglia sul Pgt adesso cerca la rivincita sulla «finanziaria comunale». Mettendo sul tavolo dell’accordo con la maggioranza una proposta irricevibile per ritirare il pacchetto dei 764 emendamenti che tengono in ostaggio l’aula: destinare 30 milioni a un fondo anti-crisi. Pdl e Lega ne hanno messi sul piatto otto, sottraendoli ai centri estivi e altre iniziative del comparto sociale. Di più, in tempi di crisi (anche per le casse comunali) non si può fare. «Ogni giorno che il centrosinistra passa a fare ostruzionismo sono ritardi nell’assegnare aiuti alle famiglie in difficoltà, realizzare opere, dare fondi alle associazioni di zona» fa presente il capogruppo del Pdl Giulio Gallera. Tre sedute convocate fino alle 22 di sera, sia nella settimana in corso che per la prossima. Ma finché non c’è aria di accordo si rischia di discutere ore sulle correzioni stilistiche al testo: martedì la maggioranza si è presentata a ranghi ridotti e il Pd è uscito dall’aula per dimostrare che alla seduta erano presenti solo 24 consiglieri del Pdl, 7 in meno di quelli che servono per raggiungere il numero legale. Tutti a casa. Ora che è confluito nel nuovo polo con Fli e Api, anche l’Udc - che in giunta ha votato il bilancio - in aula si tiene le mani libere. «Il voto finale dipenderà dalla discussione sugli emendamenti » premette il capogruppo Pasquale Salvatore. Ma Gallera non ha dubbi che «da parte degli amici dell’Udc prevarrà il senso di responsabilità». Con il bilancio congelato dai giochi della politica e della campagna elettorale, tutte le spese comunali vengono effettuate in dodicesimi. Le previsioni della spesa corrente per il 2011 ammontano a 2,2 miliardi di euro: più del 70% (circa 1,8 miliardi) è destinato a voci obbligatorie come l’igiene urbana e la tutela dell’ambiente gestite da Amsa (per 250 milioni), il trasporto pubblico (600 milioni) o interessi passivi (per 125 milioni),sulle quali l’approvazione non incide. É sui restanti 400 milioni che senza il via libera la giunta non può tecnicamente garantire la copertura finanziaria a servizi, eventi, sconti. Per le mostre che stanno mettendo in fila milanesi e turisti nel 2011 l’investimento previsto è di 1,3 milioni, ma per quelle che si terranno nella seconda metà dell’anno (da «Cezanne» a «Tiziano Giovane ») l’organizzazione rischia di restare in stand by. E le biblioteche? Tre milioni di euro per la gestione, ma la precedenza va a quelle già in funzione, prima di aprire la nuova sede in via Gola si attende il bilancio. Altri esempi: 1,5 milioni di euro sono messi in conto per il bonus bebè, 11 milioni per videosorveglianza e controllo del territorio (14 telecamere dovrebbero essere già installate in primavere in zone a rischio come Corvetto e Comasina), 50mila euro i contributi per la sicurezza rivolti a giovani, donne e anziani, un milione quelli per i commercianti che vogliono installare telecamere e antifurto, 500mila euro per la prevenzione della tossicodipendenza. E ad alto rischio le iniziative «spot», organizzate da settori come Sport, Grandi eventi, Salute.
Anche il pagamento della sosta frazionato dopo la prima mezz’ora per consentire ai cittadini di pagare il parcheggio solo per il tempo necessario, o le tariffe scontate per i residenti nei parcheggi di interscambio dell’Atm, sono condizionati dall’approvazione degli emendamenti. E dunque: sospesi fino all’ok dell’aula.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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