Un papà e una mamma. E il loro figlio piccolissimo, Federico, nato prematuro a 27 settimane. Unesperienza al confine tra la vita e la morte. Perché quando ha visto la luce Federico era leggero come tre panini (420 grammi!) e oggi, a 23 mesi, trotterella con la stessa vivacità di un suo coetaneo. È una storia a lieto fine, quella di Federico, anche se, come accade per tutti i prematuri estremi, tanti dettagli si chiariranno soltanto negli anni. I genitori, Peter Durante ed Elide Esposito, hanno tenuto fede alla promessa di raccontare la «loro avventura» in ogni caso, qualunque fosse stato l'esito del percorso di Federico. Il dramma di questa nascita difficile e del conseguente esito sorprendente è in un libro: «420 grammi» (Urra edizioni, 15 euro). Il ricavato finanzierà totalmente lUnità operativa di Neonatologia e terapia intensiva della Mangiagalli dove il piccolo ha vissuto per più di sei mesi in una sorta di pancione artificiale. «I soldi serviranno ad aprire una nuova linea di ricerca in Mangiagalli per studiare i problemi neurologici nei bimbi nati pre-termine - spiega papà Peter - Penso in particolare alle emorragie cerebrali, che rischiano di compromettere la qualità della vita dei bimbi che arrivano a casa».
Papà e mamma non hanno avuto paura di raccontarsi, le attese, le veglie, i barlumi di speranza come i momenti disperati. Per il direttore del centro di terapia intensiva della Mangiagalli, Fabio Mosca, «il caso di Federico ha del miracoloso - lo scriva assolutamente - Perché non è detto che sopravvivano bene bambini con qualche settimana in più o più pesanti». Negli anni Sessanta il 60% dei nati sotto il chilo e mezzo moriva subito, oggi il 90% di questi vive e ha più di una speranza di farlo bene. «Purtroppo le nascite pre-termine sono in aumento - dichiara il professor Mosca - Tra il 2008 e il 2009 abbiamo avuto unimpennata del 20 per cento, tantissimo. Le cause? Le donne fanno figli sempre più tardi, spesso lavorano o sono stressate e fumano».
LUnità di terapia intensiva della Mangiagalli è la più grande di Milano (seguita da quelle del Buzzi, del Niguarda e della Macedonio Melloni) e fra le più attrezzate in Europa, su 7mila nati nel 2009, 143 pesavano meno di un chilo e mezzo. Per tutti loro la clinica ha predisposto incubatrici, culle termiche, respiratori, personale specializzato e medicine. E, alloccorrenza, allestito le sale operatorie.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.