BIOTECNOLOGIA

All’European Multidisciplinary Cancer Congress, chiuso a Stoccolma tre giorni fa, l’azienda biotecnologica MolMed ha presentato incoraggianti dati clinici relativi a quattro studi sul proprio farmaco antitumorale sperimentale Ngr-hTnf. Che secondo Claudio Bordignon, presidente e ad della società, «appaiono promettenti in particolare per i pazienti affetti dal tumore a istologia squamosa, una forma di cancro del polmone con grande necessità di nuove opzioni terapeutiche». Infatti nei due studi già completati, «il beneficio clinico a lungo termine in due tumori con prognosi sfavorevole, quali il microcitoma e il carcinoma ovarico recidivanti, osservato nei pazienti con livelli linfocitari normali, rappresenta la conferma della duplice modalità con cui Ngr-hTnf esercita il proprio effetto, distruggendo i vasi tumorali e utilizzando gli effettori del sistema immunitario.

Vi è oggi una crescente esigenza di disporre di strumenti efficaci, tra cui biomarcatori predittivi per identificare i pazienti che rispondono a determinati farmaci: nel caso di Ngr-hTnf, un semplice valore ematico, come la conta dei linfociti, risulta associato al beneficio clinico. È un parametro che, con altri, potrebbe contribuire a identificare i pazienti che hanno maggiori probabilità di ottenere benefici terapeutici prolungati».

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