Elena Bono (1921-2014) è considerata una delle grandi scrittrici del Novecento ma non si può certo dire che goda della fama corrispondente. Eppure Morte di Adamo (1956) e soprattutto la sezione di quel libro pubblicata anche autonomamente, La moglie del procuratore, non hanno niente da invidiare a romanzi ben più ricordati anche se spesso di pari o minore valore. La morte del procuratore, in particolare, apre un baratro sotto i piedi del lettore. Il procuratore è Ponzio Pilato, la moglie Claudia Serena Procula è cristiana, il povero Seneca si dibatte nelle contraddizioni. Claudia racconta a Seneca cosa è successo subito prima e subito dopo il processo a Gesù. È uno scontro di visioni del mondo così appassionante da sembrare, a tratti, perfino un giallo.
Ma Elena Bono è anche autrice di una pionieristica biografia, Pier Aldo Gastaldi «Bisagno». Documenti e testimonianze in arrivo per Ares (23 settembre, pagg. 128, euro 13). «Bisagno» era il nome di battaglia del partigiano Aldo Gastaldi (1921-1945), carismatico capo della Resistenza ligure. La sua leadership e la fede cattolica erano una spina nel fianco delle Brigate comuniste. Del resto con parole come queste, contro il reclutamento partitico, non si faceva certo degli amici: «Noi non abbiamo un partito, noi non lottiamo per avere un domani un cadreghino, vogliamo bene alle nostre case, vogliamo bene al nostro suolo e non vogliamo che questo sia calpestato dallo straniero, dobbiamo agire nella massima giustizia e liberi da prevenzioni». Morì in circostanze poco chiare dopo la Liberazione, in un incidente stradale. Molti a Genova pensarono che non fosse un incidente casuale.
Nel maggio del 2019 è stata avviata dalla diocesi di Genova la sua causa di beatificazione. Elena Bono ha raccolto atti, documenti e testimonianze sulla scomparsa di «Bisagno» nel 1988, più interessata a cogliere lo spirito dell'uomo che alle polemiche.
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