Lo avevano già fatto loro, i residenti, più di un anno fa. Di nascosto dai balordi che sotto i loro portoni e davanti ai loro figli spacciavano spudoratamente cocaina e hashish, si erano appostati sui loro balconi, dietro le finestre. E, di nascosto, avevano fotografato i pusher. Senegalesi, algerini, marocchini immortalati mentre allungavano le dosi ad automobilisti e ragazzi in moto, acquirenti di passaggio, ma giunti lì, in viale Monza, perché sapevano, erano certi di potersi rifornire di «roba».
Poi la gente della zona era scesa in piazza a protestare, il sindaco Letizia Moratti si era schierato con loro e, dopo riunioni fiume in prefettura e a Roma, le promesse «politiche» erano state mantenute, con larrivo del nuovo commissariato di Villa San Giovanni e le telecamere tanto sostenute dal vice sindaco Riccardo De Corato. Anche le operazioni delle forze dellordine, nel frattempo, seppur spesso silenti, si sono intensificate. Lultima si è svolta nella notte tra venerdì e sabato, protagonisti i carabinieri della compagnia Duomo, guidati dal maggiore Giovanni Pellegrino. Per diverse ore militari in borghese hanno filmato dai tetti degli stabili di viale Monza lattività svolta da due stranieri. Poi sono intervenuti in strada in un blitz contro lo spaccio di droga nella zona che ha permesso di recuperare 8 grammi di cocaina e circa 300 euro in contanti, guadagno dellattività illecita.
Eclatante la trappola in cui è caduto uno dei due arrestati, un 19enne del Gambia, irregolare e incensurato. Che, convinto di trovarsi davanti a due clienti qualunque, ha aperto la portiera dellauto che si era fermata accanto a lui, ai lati del marciapiede, e si è accomodato sul sedile posteriore pronto a offrire una dose di cocaina. I due uomini allinterno, però, non erano semplici consumatori ma carabinieri in borghese e per il pusher sono scattate le manette. Pochi minuti dopo, allo stesso modo, i militari hanno arrestato anche un pregiudicato palestinese di 30 anni.
«Abbiamo preso atto delle richieste di aiuto del comitato di cittadini di viale Monza e abbiamo svolto questo servizio - ha spiegato ieri il maggiore Pellegrino durante la conferenza stampa che illustrava il blitz della notte precedente in viale Monza -. Siamo contenti perché abbiamo dato un segnale forte della nostra presenza, ma voglio precisare che mi sembra inutile il lavoro svolto nella zona dalla pattuglia mista formata dai carabinieri e dai militari dellesercito». «La pattuglia mista in divisa ha un forte effetto deterrente - ha sottolineato Pellegrino -, ma bisogna agire considerando con chi si ha a che fare: questi spacciatori sono talmente furbi che, quando passa la pattuglia mista, spariscono».
Intanto i carabinieri si fanno forti di un bilancio consistente nellazione di contrasto allo spaccio in viale Monza.
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