Ora l'allerta si sposta a Barcellona: caos in aeroporti e stazioni

Il maltempo quest'oggi picchia duro specialmente l'area di Barcellona con voli dirottati e lo stop dell'Alta velocità

Ora l'allerta si sposta a Barcellona: caos in aeroporti e stazioni
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Passata la tempesta di Valencia le criticità si spostano adesso più a nord, a Barcellona, dove piogge continue e temporali hanno causato allagamenti nell'aeroporto ma anche ritardi e cancellazioni di 50 voli in partenza oltre al dirottamento di 17 su altri aeroporti. La regione del Baix Llobregat, dove si trova l'aeroporto, è una delle aree più colpite dall'ondata di maltempo che ha coinvolto anche tutto il servizio ferroviario con la sospensione dell'Alta velocità. Un uomo è stato salvato dopo essere rimasto intrappolato nella sua auto a causa di un allagamento nella strada in cui si trovava: con l'aiuto della polizia è riuscito a uscire dal finestrino.

Scatta l'allerta rossa: caos trasporti a Barcellona

Il Servizio Meteorologico della Catalogna ha decretato un'allerta rossa per tre aree di Barcellona quali Baix Llobregat, Garraf e Barcelones mentre tra Vallès Occidental, Vallès Oriental e Maresme c'è una nuova allerta di forte pericolo (livello 4 su una scala che arriva a 6). Come detto, la linea ad alta velocità tra Barcellona e Tarragona è interrotta a causa dall'acqua che è entrata nel tunnel di El Prat (Barcellona) durante le abbondanti piogge di questa mattina.

Il ministro dei Trasporti spagnolo, Óscar Puente, ha fatto sapere sui social che la situazione non sarà ripristinata fino a quando non interverrà il servizio di manutenzione. In città, però, la situazione meteo sembra sotto controllocome ha dichiarato il sindaco, Jaume Collboni. "I trasporti pubblici urbani stanno funzionando regolarmente". A testimoniare che si tratta di fenomeni intensi ma molto localizzati, nella zona dell'aeroporto di Barcellona El Prat sono già caduti 150 mm. "Un quarto di quello che piove tutto l'anno in sole quattro ore", spiega l'Aemet (Agenzia meteorologica spagnola).

Nessun morto al centro commerciale

Nell'immane tragedia dell'alluvione che ha colpito Valencia con oltre 200 morti la prima, vera, ottima notizia arriva dai vigili del fuoco che stanno lavorando nel parcheggio del centro commerciale "Bonaire" ad Aldaia, nei pressi di Valencia, che aveva fatto temere per il ritrovamento di chissà quanti cadaveri. Sono invece "tutte vuote" le auto ispezionate dai pompieri spagnoli che stanno togliendo tutta l'acqua e il fango che hanno sommerso tutto e sottolineato che "non sono stati trovati cadaveri".

Tutte le auto vuote

Intervistati dai corrispondenti del quotidiano El Pais, hanno spiegato che il lavoro portato avanti dal pomeriggio di domenica 3 novembre con canoe, barche, droni e a piedi ha datto ottimi risultati. Le decine di auto trovate stimate in 50-60 (non le centinaia di cui si era parlato sui socia) sono risultate tutte vuote. "Ieri abbiamo percorso tutto il parcheggio e per fortuna non abbiamo trovato nessun corpo", ha spiegato uno dei portavoci dei vigili del fuoco. Ricordiamo che il parking sotterranneo ha una capacità complessiva di 1.800 posti auto che diventano 5.800 compresa l'area esterna.

Le parole del sindaco

In prima linea anche il sindaco di Aldaia, che ai microfoni di TvE ha dichiarato che "si sta facendo un lavoro impressionante per drenare l'acqua. Ma vogliamo ridimensionare le notizie sulla dimensione della tragedia. Non è un parking completo di cinquemila veicoli che è stato sepolto dal fango, era al livello minimo di occupazione".

"La crisi è conclusa"

L'Agenzia meteorologica spagnola (Aemet), ha dato per conclusa la crisi meteorologica nella regione di Valencia. "Cari concittadini valenciani. Possiamo dare per conclusa la crisi meteorologica. Resta solo un'allerta gialla attiva nel nord di Castellon", si legge in un post su X pubblicato dall'Aemet. Intanto, il re Felipe VI di Spagna ha presieduto per la prima volta la riunione del Comitato di crisi sul fenomeno Dana e gli effetti che ha avuto tra sud ed est della Spagna.

Il "no comment" dell'Ue

Sull'alluvione che ha colpito Valencia e la sua provincia la Commissione Europea "non commenta" le proteste dei cittadini che ieri a Paiporta, vicino il capoluogo, hanno sfogato la loro rabbia contro il premier spagnolo, Pedro Sanchez, e contro re Filippo VI per come è stata gestita l'emergenza e per il ritardo dell'allerta quando ormai era troppo tardi.

"Non sta a noi commentare come le autorità spagnole stanno gestendo la situazione e non commentiamo - ha dichiarato il portavoce capo di Bruxelles, Eric Mamer, durante il briefing con la stampa - penso sia ovvio che ci sono molte persone che si trovano in una situazione di stress, molto difficile, e che sia quindi normale che le persone esprimano i propri sentimenti. Comprendiamo la profondità del dolore e della rabbia che quelle persone stanno provando in quelle circostanze".

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