Blitz della Finanza a Chinatown Scoperti 10 milioni di pezzi falsi

Nel supermaket del falso c’era solo l’imbarazzo della scelta. Giocattoli, cd e dvd, computer, elettrodomestici, occhiali, abiti e cinture di «marca». Tutto rigorosamente made in China. E tutto fuori legge. Un’infinità di scatoloni stipati in due magazzini, uno a Lacchiarella e un secondo in via Paolo Sarpi. Merce pronta a invadere il mercato a colpi di prezzi stracciati e qualità all’estremo ribasso. Con rischi per la salute dei consumatori. Il Bengodi del contraffatto, scoperto e bloccato dai militari del comando provinciale della Guardia di finanza: 10 milioni di pezzi sequestrati che saranno distrutti. Valore commerciale al dettaglio: 50 milioni di euro.
Tre mesi di indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato, che hanno portato alla perquisizioni e alla chiusura di tra centri di stoccaggio, alla denuncia di due cinesi e alla scoperta di altri due lavorati irregolari. Numericamente, si tratta della più grande operazione di anti-contraffazione degli ultimi anni. Ma è solo l’ultima di una lunga serie. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, le fiamme gialle hanno già denunciato 45 persone e sequestrato 13 milioni e mezzo di articoli non a norma, per un valore commerciale complessivo di circa 68 milioni. Un centinaio, poi, i fascicoli apèerti in Procura. Nel 2009, invece, gli articoli contraffatti o non a norma sequestrati erano stati oltre 30 milioni. E nella quasi totalità dei casi, si tratta di un mercato parallelo in mano ai cinesi. Che ha preso il posto della camorra, e dal porto di Gioia Tauro, in Calabria, distruibuiscono la merce che arriva nei container dall’Asia. Lo scorso anno, i container sbarcati in Italia dalla Cina erano stati più di 7 milioni. «È un fenomeno dannosissimo per l’economia - spiega il generale della Gdf, Attilio Iodice - e per la sicureza dei cittadini». Un tema, quello della pericolosità della merce conatraffatta, su cui si sofferma anche Cerrato, che è a capo di un pool di magistrati impegnati nel contrasto al mercato del falso. «Parliamo di concorrenza sleale, evasione fiscale, sfruttamento dei soggetti deboli, e di pericoli per la salute dei consumatori». In particolare, dei bambini. Perché il mercato del falso è invaso da giocattoli che non rispondono ad alcun criterio di sicurezza. E nel magazzino di via Paolo Sarpi scoperto dai finanzieri, sono stati trovati 250mila pezzi con i loghi di Hello Kitty, Walt Disney, e Nightmare before Christmas, destinati proprio al pubblico dei più piccoli.
I complimenti alla Gdf arrivano anche dal vicesindaco Riccardo De Corato, che ricorda l’ultima operazione della polizia locale in via Stephenson, dove vennero scoperti in un deposito abusivo più di 7 milioni di pezzi falsi destinati ai negozi della Chinatown milanese: «È sempre più evidente che c’è un giro di affari smisurato che finanzia attività legate alla criminalità cinese.

Un business che rischia di trasferirsi a Milano e hinterland, dopo la maxi operazione contro la mafia cinese operata alcuni giorni fa dalle Fiamme Gialle a Prato. Bene dunque l’annuncio del ministro Maroni di un tavolo nazionale contro la criminalità cinese e alla volontà di non lasciare i sindaci da soli contro una criminalità organizzata che ha dimensioni sovranazionali».

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