Combattere limmigrazione clandestina e contrastare di continuo la situazione dello spaccio degli stupefacenti. «Dallinizio di settembre fino ad oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo arrestato 14 stranieri (di cui 8 laltra notte) che alla fine sono diventati 19 perché, tra nel gruppo di 35 accompagnati in questura stamani per essere fotosegnalati, 5 sono stati arrestati» ha precisato il dirigente della squadra mobile Francesco Messina che ha organizzato lennesimo blitz scattato allalba di ieri - con un centinaio di poliziotti e limpiego delle unità cinofile - nello stabile di viale Bligny 42, noto come il «fortino dello spaccio». A finire in manette sono stati per lo più immigrati provenienti da Egitto e Gambia, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Loperazione di ieri ha permesso di sequestrare circa 100 grammi di marijuana. Tuttavia, sin dallinizio di settembre, la cocaina rinvenuta supera i 70 grammi.
Ieri mattina in viale Bligny, però, oltre agli stranieri arrestati e accompagnati e alla droga, i poliziotti, come stanno facendo sempre dagli inizi di settembre in città, hanno sequestrato un appartamento affittato dal proprietario a clandestini e sottoposto a provvedimento giudiziario come previsto nel pacchetto sicurezza. Un grande risultato per i poliziotti, infatti, è stato quello di poter applicare la nuova normativa volta al contrasto della permanenza irregolare degli extracomunitari sul territorio con il sequestro degli alloggi utilizzati spesso anche come base dappoggio per lagevolazione dellattività di prostituzione o di spaccio.
«Nellultimo mese infatti numerosi sono gli interventi effettuati sul territorio dal nostro personale - ha spiegato Messina - per contrastare lillegalità, anche con questo nuovo strumento».
In particolare, questi i sequestri effettuati e comunicati dalla questura: otto gli appartamenti sequestrati solo nella tristemente nota via Sammartini (due il 19 il 17 settembre; due il 19 e 22 settembre, quattro il 21 settembre e il 1° ottobre) un appartamento in viale Lunigiana 20 il 18 settembre; quattro appartamenti nello stabile di via Zanoli 20 il 19 settembre; un appartamento in via Pastrengo 7 il 22 ottobre; un appartamento in via Carlo Farini 36 il 22 ottobre».
«Quindi, dopo il blitz di lunedì dei carabinieri in via Gulli - che ha posto fine a una situazione di illegalità in unarea che era diventata un fortino della droga e del degrado - ecco il massiccio intervento della polizia nel palazzo di viale Bligny 42, conosciuto per gli episodi di criminalità e di spaccio, che ha portato anche al sequestro di un appartamento: uno strumento previsto dal decreto Maroni che si sta dimostrando efficace come evidenziano i dati delle confische operate della questura di cui si è avvalsa anche la polizia locale» sottolinea il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.
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