Il bluff del paese senza schede bianche

Il mister x autore de «Il broglio» inventa una città inesistente

Giuseppe Salvaggiulo

da Milano

Ad alimentare la suggestione del «grande complotto elettorale», ieri è comparso «Agente Italiano», misterioso autore del libro che ha dato il via a inchieste, ricostruzioni e speculazioni sul risultato del 10 aprile. L’instant book, intitolato «Il broglio. Romanzo simultaneo», uscito a maggio, era rimasto per mesi semiclandestino. Materia per appassionati di dietrologia e fantapolitica, da cui sono partiti Deaglio e Cremagnani per lavorare al loro film.
Ora Agente Italiano ricompare a modo suo, rilasciando un’intervista «via mail» al Corriere della Sera. Lascia qualche indizio sulla sua identità ma senza rivelarsi del tutto: «Gli estensori sono stati uno o due. Potremmo essere giornalisti, scrittori, politici. O magari sondaggisti». Poi conferma la tesi del broglio. Circa 1,2 milioni di schede bianche trasformate in voti per Forza Italia.
Se Deaglio riconosce che «abbiamo trovato il cadavere, ma ci manca l’arma del delitto», Agente Italiano ammette: «Ci manca la prova regina». Ma non s’arrende e consegna al Corriere una rivelazione: «Ci sono fortissimi indizi. In Puglia, nei Comuni di centrodestra le bianche sono crollate molto di più che altrove. A San Nicola Garganico, le schede bianche sono zero: abbiamo anche trovato una signora che ci ha detto di avere votato scheda bianca».
Chiaro? Una signora testimonia di aver votato scheda bianca, ma nei risultati del suo Comune non ne figura nemmeno una. Questo sì che è un «indizio gravissimo». Anzi, un principio di prova. Una notizia di reato. Roba seria, altro che fantapolitica.
Peccato che tra i 258 Comuni pugliesi non ci sia San Nicola Garganico. Forse Agente Italiano si è fatto fuorviare dall’assonanza: voleva dire San Nicandro Garganico. Ma in quel paese di schede bianche ce ne sono state 162. O forse voleva dire Sannicola, che è in provincia di Lecce. E però anche nella cittadina salentina le schede bianche ci sono: 71.
Non ci siamo proprio, ma vogliamo dare ancora credito ad Agente Italiano. E non ci diamo per vinti. Cerchiamo tra i risultati di tutti i comuni pugliesi, ma non ce n’è nemmeno uno con zero schede bianche, dove la fantomatica signora potrebbe svelare l’inganno. Nemmeno uno. Nemmeno tra i più piccoli: le Isole Tremiti ne hanno 4 (1,5%), Celle San Vito 5 (3,4%). Tutto normale.
Ci arrendiamo. Altro che prova regina: la rivelazione di Agente Italiano è una bufala. «Come del resto tutta questa favola - spiega Peppino Calderisi, esponente dei riformatore liberali ed esperto di sistemi elettorali -. I dati del ministero degli Interni, su cui sarebbe stato consumato il broglio, non sono ufficiali. E in ogni caso sono stati confermati da 83 magistrati, tra Corti d’Appello e Cassazione, e dalla giunta parlamentare per le elezioni. Tutti complici?».
Maurizio Turco, deputato radicale e membro della giunta per le elezioni, da pugliese s’e accorto subito del bluff di Agente Italiano: «È un imbroglio».

Che distoglie l’attenzione da un’altra questione elettorale all’attenzione del Parlamento: la mancata attribuzione di seggi al Senato alla Rosa nel Pugno, sulla base di «uno stravolgimento della legge elettorale contestato, sia pure solo a titolo personale, anche dal ministro Amato». Qui si tratta di voti veri.
giuseppe.salvaggiulo@ilgiornale.it

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