Le imprese non si fermano, anche nella fase di crisi. Il numero è notevole, ed è la Camera di commercio che lo certifica: sono quasi 30mila le imprese nate negli ultimi 15 mesi a Milano. «Imprese - ha detto il presidente della Camera di commercio, Carlo Sangalli - che nei prossimi 12 mesi procureranno 2.500 posti di lavoro, è un fattore positivo che va sottolineato». Non solo, l’iniziativa economica privata sembra rappresentare oggi un nuovo ammortizzatore sociale, nel senso che tanti lavoratori dipendenti licenziati dalle imprese per cui lavoravano hanno trovato nella difficoltà la forza di mettersi in proprio e rischiare con una loro attività, così come i giovani, costretti in qualche modo a cercare idee e mercati nuovi anche per il sostanziale esaurimento di uno dei due tradizionali sbocchi professionali, quello del settore pubblico, che non assume più o lo fa col contagocce. E il 60% di chi ha fondato un’impresa lo ha fatto per trovarsi un posto.
Il primo trimestre 2010 evidenzia una tenuta sostanziale del sistema delle imprese della provincia di Milano. Sono 6.783 le nuove imprese iscritte. Rispetto al primo trimestre del 2009 si conferma la tenuta con una lieve tendenza al rialzo (6.719 le imprese iscritte nel primo trimestre 2009), mentre diminuiscono le cessazioni di impresa che, al netto di quelle disposte d’ufficio, si collocano a 6.132 unità (6.581 nel primo trimestre 2009). Il saldo complessivo è di 681 unità.
Ieri la Camera di commercio ha riunito moltissimi dei suoi associati alla Scala per il premio Milano Produttiva. E lo stesso Sangalli ha rinverdito la tradizione della presenza civica delle imprese milanesi, con un annuncio importante e atteso: «È giusta - ha detto - la richiesta fatta dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per un intervento anche da parte dei privati nel restauro della guglia centrale della cattedrale. Noi come Camera di commercio - ha spiegato - faremo certamente la nostra parte, anzi ci attiveremo per creare una cordata attraverso il mondo associativo e attraverso le imprese per fare in modo che il nostro Duomo resti un punto di riferimento e continui a brillare sempre di più».
L’ultimo restauro delle guglie risale a 40 anni fa. Per il recupero, che richiederebbe un intervento di almeno due o tre anni, il costo preventivato è di circa 8 milioni di euro. Comune, Provincia e Regione hanno stanziato 3 milioni e mezzo circa, altri sono arrivati dal ministero dei Beni culturali, ma questi soldi non bastano.
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