
Poteva essere un lunedì diverso per la Juventus. Di nuove speranze e, magari, di nuove convinzioni. E, invece, come già successo diverse volte in questa stagione, così non è stato. E non solo dal punto di vista sportivo, ma anche economico. Perché la sconfitta di ieri, clamorosa per il risultato - 0 a 4 tra le mure amiche (non così amiche data l’ovvia contestazione iniziata già dalla metà del secondo tempo), è costata tanto agli uomini di Thiago Motta, primo indiziato, insieme alla società, di questa ennesima debacle.
Oltre ad aver frantumato i sogni scudetto dei bianconeri (durati a malapena una settimana), la sconfitta ha mandato ko il titolo della società a Piazza Affari. Al momento, infatti, le azioni Juventus stanno cedendo più del 6%, attestandosi sotto la soglia dei 3 euro per azione (2,99). Una batosta che conferma non solo l’umore nero dei tifosi, ma anche degli investitori. Questa sera, con una vittoria, la Lazio scalzerebbe proprio la Juventus dal quarto posto in classifica, necessario per la qualificazione alla prossima Champions League, più volte indicata come obiettivo stagionale. E non solo per il suo fascino sportivo, ma anche per i conti stessi della società, dato che la coppa porta in dote un importante introito economico.
Stiamo parlando, guardando a questa stagione chiusa anzitempo ai playoff, di circa 63 milioni di euro. Cifra alla quale vanno aggiunti gli introiti da botteghino e tutto ciò che ne concerne in termini di immagine e di marketing.
Titolo Juventus: cosa era successo nelle settimane precedenti
Il crollo odierno in Borsa non è una novità per Juventus. D’altronde, essendo un titolo sportivo, è normale che risenta anche delle prestazioni sul campo. Per fare un esempio, all’indomani dell’eliminazione in Champions League le azioni della società erano scese di oltre il 10%.
Dimostrazione evidente che veder sfumare 11 milioni di euro (il bonus previsto dalla Uefa per il passaggio agli ottavi di finale), non è affatto piaciuto agli azionisti.
Una doppia batosta che sta difatti annichilendo la spinta in Borsa arrivata nelle scorse settimane in scia all’annuncio dell’ingresso nell’azionariato di Juventus di Tether, il colosso di criptovalute di Paolo Ardoino e Giancarlo Devasini. Società che, peraltro, nei giorni scorsi, ha aumentato la sua quota in possesso (dal 5 all’8,2% dei bianconeri), poco al di sotto di Lindsell Train Ltd, ferma all’8,7%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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