In Brianza Azienda pubblica con sei operai e otto manager

SPRECHI A Desio l’intero vertice della società costa come la giunta

Un presidente ci vuole, imprescindibile il suo vice. Poi occorrono tre consiglieri ed altri tre revisori dei conti. Ogni anno se ne vanno 80mila euro solo per lo stipendio del Presidente che assomma in sé anche altre due cariche all’interno della holding.
Questo il quadro in plancia di comando alla Gestione Servizi Desio. C’è un dettaglio difficile da trascurare la Spa ha sei dipendenti: due meno di quelli che la governano. I dipendenti sono impegnati a tenere in ordine i due cimiteri della città. Il consiglio d’amministrazione con il suo vertice costa però ai contribuenti come l’intera giunta comunale. Sindaco compreso. Con una differenza: quelli della Gsd società per azioni, hanno a libro paga mezza dozzina di lavoratori mentre l’amministrazione comunale ne conta 350 per una più variegata gamma di responsabilità.
Ostaggio delle fusioni tra le diverse aziende della zona che gestiscono lo smaltimento rifiuti e la rete di illuminazione, la vecchia Gsd, nonostante un patrimonio da 28 milioni, si è trovata senza maestranze, tranne ai vertici dove i posti che contano sono ancora tutti occupati. La «contraddizione» è finita sulla scrivania del sindaco Giampiero Mariani che promette: «A settembre – conferma il primo cittadino – ridurremo il numero degli amministratori e il loro compenso.
Allo stesso tempo la società assumerà operai specializzati per esempio nella cura del verde». La fusione fra le municipalizzate, dalla quale è nata la holding «Gelsia», ha lasciato un’eredità ancora peggiore negli altri Comuni che si sono accorpati per garantire un risparmio sulle bollette che pagano i cittadini. A Lissone la Asml con il suo bel consiglio impartisce «ordini di servizio» ad un dipendente. A Seregno Aeb paga bene chi comanda i gestori delle farmacie comunali e i bagnini della piscina.

Tutti «generali», con relativo emolumento alla guida della Sib di Cesano Maderno che non dispone neppure di un caporale semplice.
Costituita l’aggregazione tra i quattro comuni, le singole aziende avrebbero dovuto passare dalla procedura di liquidazione. Ma per ora non hanno trovato il tempo.

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