Un fatto che rimanda alla tragedia di Nicolò Ciatti, il giovane fiorentino 22enne morto dopo essere stato pestato in discoteca a Lloret de Mar (la zona turistica vicino Barcellona) lo scorso 16 agosto.
A Brindisi, sabato scorso, nel pieno della movida notturna, sono scoppiate due risse. La prima, intorno a mezzanotte, quando un ragazzo è stato pestato davanti ad altri giovani. La cosa che lascia sconcertati è il fatto che ad accanirsi contro di lui fossero in trenta. Un fatto inaccettabile e non solo per ragioni di ordine pubblico.
A dare l'allarme è stato un altro ragazzo scrivendo uno stato su Facebook. Il branco si è scagliato inizialmente su tre giovani, per poi accanirsi contro uno. Lo hanno picchiato a suon di calci, pugni e colpi di casco. Il ragazzo preso di mira pare sia riuscito a divincolarsi ad un certo punto e ad allontanarsi. Poco, però. Non si reggeva sulle gambe ed è crollato per terra. Esausto. “Tremo, ho paura, non ho il coraggio di avvicinarmi di più ma non riesco ad allontanarmi. ‘Lo stanno ammazzando’, ho pensato”, ha dichiarato nel suo stato il ragazzo dando l'allarme su Facebook.
Fin quando anche altri "spettatori" si sono avvicinati per salvare il ragazzo colpito dalle percosse. Sembra che quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto, la vittima e gli aggressori fossero già andati via. La seconda rissa è scoppiata poco dopo. Uno straniero di 30 anni di nazionalità irachena pare si sia presentato da solo, ferito, in questura denunciando di essere stato aggredito. Ma non sono gli unici casi che si sono verificati sabato sera nel capoluogo pugliese. Pare ci siano state anche più esplosioni di petardi.
Domenica pomeriggio, un giovane di 24 anni è stato gambizzato. Insomma Brindisi mostra la corda sui temi della sicurezza, in particolare dopo questi episodi che coinvolgono giovani e che meritano una ulteriore riflessione e interventi rapidi e risolutivi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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