Cade il muro dell’Ara Pacis: presto il tunnel

Cade il muro dell’Ara Pacis: presto il tunnel

Ara Pacis, si volta pagina. Lo ha annunciato ieri il sindaco Alemanno durante un sopralluogo: «C’è il via libera di Meier, abbatteremo parte del muro che separa il monumento dal Lungotevere». Nel progetto anche un sottopasso lungo 1,5 Km per allontanare il traffico e la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore. Era un po’ che della famosa Teca di Meier non se ne parlava. All’inizio del mandato, Alemanno aveva aspramente criticato lo «scatolone» di copertura dell’Ara Pacis auspicandone l’abbattimento o quantomeno la rimozione. Da allora, silenzio. C’è voluto il convegno Roma 2010-2020, in programma oggi e domani all’Auditorium Parco della Musica, per riportare alla ribalta la questione. Fra i partecipanti alla convention le Archistar: Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Santiago Calatrava e, appunto, Richard Meier.
In realtà i contatti fra il Campidoglio e l’architetto americano, progettista e autore della Teca, erano in corso da un pezzo. All’incirca da dicembre 2009. Così quello che sembra un colpo di scena, è invece il frutto di mesi di lavoro in comune. La conclusione, in ogni caso, è certa: il muro in travertino che impedisce dal Lungotevere la vista delle due storiche chiese barocche, San Rocco e San Girolamo, verrà giu. Tutto o in parte, si vedrà. L’annuncio è stato dato ieri dal sindaco Alemanno, che ha effettuato un sopralluogo all’Ara Pacis in compagnia dello stesso Meier, dell’assessore all’urbanistica Marco Corsini e del Sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro.
Il progetto di rivisitazione complessivo dell’area prevede anche la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, peraltro già avviata da una delibera di giunta, la creazione di un sottopasso per le auto, lungo un chilometro e mezzo, e la pedonalizzazione dell’area del lungotevere antistante l’Ara Pacis, che verrà sistemata a verde. Nei piani, un po’ più in là, anche un parcheggio sotterraneo. «Complessivamente si tratta di un progetto fantastico - afferma Alemanno -. Mettiamo insieme piazza Augusto Imperatore, la Teca e il sottopasso. Potremo pedonalizzare un ampio tratto del lungotevere. Il parcheggio che abbiamo previsto sarà complementare con quello del Galoppatoio». Dunque, alternativo. E i tempi? «Se ci muoviamo velocemente dal punto di vista burocratico, possiamo farcela in 18 mesi. O al massimo entro la fine della consiliatura» assicura il Sindaco. Soddisfatto Meier: «La nuova sistemazione è un’idea meravigliosa» taglia corto. Una battuta destinata a chiudere i conti con il passato, e anche, perchè no?, la bocca ai gufi dell’oggi. «Studio l’Ara Pacis da 12 anni, questa sistemazione era il mio sogno - aggiunge -. Il piano lo avrei messo in atto io stesso, se avessi saputo che si potevano far passare le auto sotto Lungotevere. Il muro era stato pensato proprio per tenere lontano il traffico dall’Ara Pacis». Con le auto 20 metri sotto, non servirà più.
Entusiasta anche il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, Francesco Duilio Rossi: «E’ uno straordinario progetto per restituire ai cittadini romani e ai turisti un complesso monumentale di inestimabile valore. Non è un caso che lo stesso Meier abbia dato il suo benestare».

Per l’assessore Corsini «il parcheggio sarà un altro passo avanti verso la pedonalizzazione del Tridente». Per quanto riguarda la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, presto sarà presentato il progetto e avviata la gara: «Il costo dell’intervento è di 17 milioni» precisa Giro.

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