Le misure di austerity approvate dal Parlamento greco, nonostante le aspre contestazioni di piazza avutesi nella giornata di ieri, convincono i mercati, che aprono gli scambi con una dimostrazione d'ottimismo, per poi procedere più contrastati. Dalla Germania arriva però una risposta molto cauta al piano anticrisi: permangono i dubbi.
Piazza Affari
Dopo una giornata tendenzialmente positiva, Piazza Affari chiude in leggero rialzo, con l’indice Ftse Mib in crescita dello 0,05% a 16.369 punti.
Buoni i risultati dell'asta dei titoli di Stato italiani. Il Tesoro ha collocato 12 miliardi di Bot - più dell'offerta - tra quelli con scadenza a un anno e quelli con scadenza a 127 giorni, registrando di conseguenza un calo nei tassi. Per il Bot annuale il dato si ferma ora al 2,23%, dal 2,735% dello scorso 12 gennaio.
Borse europee
Chiusura in territorio positivo per le principali Borse europee all'indomani dell'approvazione delle misure di austerity in Grecia. L'indice Ftse 100 di Londra sale dello 0,91% a 5.905,7 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,68% a 6.738,47 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,34% a 3.384,55 punti. Chiude invece in lieve ribasso Madrid, con un calo dello 0,1% a 8.788,3 punti, mentre il listino generale di Atene decolla del 4,65% a 834,41 punti.
Su Atene i dubbi non si diradano
"Alcuni esponenti europei, in particolare i tedeschi, hanno espresso scetticismo sulla capacità della Grecia di attuare i tagli di bilancio e mercoledì ci sarà grande attesa per vedere se i ministri Ue approveranno il piano e concederanno almeno parte degli aiuti, o dovranno fronteggiare la prospettiva di un imminente default del Paese". A dirlo è Michael Hewson, senior market analyst di Cmc Markets, che fa notare come le misure approvate dal parlamento di Atene abbiano sì dato una spinta ai mercati europei, ma che permangono ancora dubbi sulla situazione del Paese. "La dura opposizione manifestata dai cittadini con le proteste di piazza indica che l’attuazione del piano presenta molti rischi", sottolinea ancora Hewson.
E la conferma alla previsione arriva da Philipp Roesler, ministro dell'Economia di Berlino, che sottolinea come l'approvazione delle misure in Grecia non abbia ancora disinnescato il pericolo, ma sia solo "condizione necessaria" a dare il via a riforme che devono ancora essere realizzate.
Su queste misure la troika composta da Ue, Bce e Fmi dovrà fare rapporto. E dai risultati dell'analisi verrà il sì - o il no - alla partecipazione della Germania al secondo pacchetto di aiuti per la Grecia da 130 miliardi di euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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