Perdete ogni speranza, o voi che entrate. Nemmeno l’undici di Thiago Motta, l’unico ad aver fermato in Coppa Italia la schiacciasassi di Inzaghi, riesce ad interrompere la striscia di risultati dei nerazzurri. Non è stata l’Inter più scintillante della stagione ma gli ospiti sono rimasti compatti e precisi per tutta la partita, approfittando al meglio di uno dei pochissimi errori della difesa felsinea. A consegnare i tre punti che mettono ulteriore pressione a Milan e Juventus basta il gol di Yann Bisseck, cui i padroni di casa non riescono a rispondere nonostante dominino a lungo il possesso palla. La capolista continua a correre ma ora dovrà superare l’ostacolo più duro: la trasferta al Wanda Metropolitano contro l’Atlético Madrid del Cholo Simeone.
Le scelte dei tecnici
Per lo scontro con la capolista, Thiago Motta opera un cambio a sorpresa: in panchina va Orsolini con Odgaard che ne prende il posto. La maglia da titolare se la prende Saelemaekers, con Ndoye che si sistema in panchina. Centrocampo rivoluzionato con l’uscita anche di Fabbian, che apre le porte alla coppia Aebischer-Freuler. In difesa, invece, Lucumí la spunta su Calafiori.
Simone Inzaghi, invece, sembra pensare più all’incrocio di mercoledì prossimo contro l’Atlético Madrid ed opera un discreto turnover. In difesa, quindi, spazio a Bisseck e Carlos Augusto mentre in avanti torna titolare dal primo minuto Thuram: confermato il rinato Alexis Sanchez in avanti, con il capitano Lautaro Martinez che si siede in panchina accanto all’ex Arnautovic.
La solita Inter cinica
L’inizio della partita al Dall’Ara sembra confermare le previsioni della vigilia: Inter guardinga, rossoblu che cercano di gestire il possesso, dominando nel giro palla a centrocampo. Il pressing dell’undici di Thiago Motta riesce a bloccare l’Inter solo per qualche minuto; poi i nerazzurri alzano il baricentro progressivamente, iniziando a minacciare l’area dei padroni di casa. A frustrare le velleità offensive della capolista ci pensa però Skorupski, che nega a Sanchez un facile tap-in e poi osserva il tiro di Darmian sorvolare la traversa. Il Bologna ha un buon possesso ma non riesce a minacciare la porta di Sommer: molto più pericoloso al 21’ Nicolò Barella, che approfitta di un pallone estirpato da Thuram a Kristiansen. Ancora una volta, però, Skorupski ci arriva. La fase centrale del primo tempo non è molto spettacolare, con entrambe le squadre che si concentrano sulla fase di non possesso, cercando di approfittare di eventuali errori.
Il Bologna ci prova con qualche sporadico tiro da fuori, come la legnata di Ferguson che costringe Sommer ad una delle sue rarissime parate. La svolta della partita arriva grazie ad una delle poche imprecisioni della difesa felsinea: azione che si sviluppa sulla sinistra e cross molto invitante di Bastoni che vede Yann Bisseck godere di un po’ troppa libertà. Il difensore tedesco non ci pensa due volte e schiaccia a terra in equilibrio precario il pallone: niente da fare per Skorupski, 1-0 Inter. Il Bologna ci mette qualche minuto per riprendersi e rischia di subire il raddoppio nel finale del primo tempo: Darmian si fa largo sulla destra e mette un cross perfetto per Barella, pronto al tap-in. Per fortuna del pubblico bolognese, Kristiansen trova una scivolata provvidenziale. Si va negli spogliatoi quindi sul vantaggio dell’Inter, che ha avuto il merito di approfittare di qualche sbavatura di troppo dell’undici di Thiago Motta.
Il Bologna non punge
Negli ultimi minuti del primo tempo Carlos Augusto ha avuto un leggero fastidio: Inzaghi non se la sente di rischiarlo e fa entrare Dumfries. Il Bologna, però, non ha la minima intenzione di lasciarsi sfuggire la partita e continua a pressare alto l’Inter, complicando la fase di costruzione degli ospiti. Ogni tanto si esagera con la fisicità, come quando Freuler si becca un giallo per un pestone a Mkhitaryan, ma la partita rimane comunque non cattiva. L’attenta retroguardia nerazzurra limita le puntate degli avanti rossoblu, che quindi cercano fortuna dalla distanza: molto pericoloso al 48’ il tiro di Posch, che lascia partire un diagonale rasoterra che si spegne non lontano dal palo di Sommer. Il momento è positivo per il Bologna ma ai felsinei manca la cattiveria vista in altre occasioni e la capacità di concretizzare la mole di gioco creata.
Inzaghi non è convinto dall’atteggiamento un po’ rinunciatario dei suoi e decide di operare un paio di cambi: fuori gli stanchi Mkhitaryan e Calhanoglu, spazio agli scalpitanti Frattesi ed Asllani, che potrebbero approfittare dell’inevitabile calo del Bologna. I padroni di casa, comunque, continuano a schiacciare la capolista in difesa, tanto da convincere il tecnico nerazzurro ad un nuovo cambio: fuori Thuram, non ancora al massimo, spazio all’ex di giornata Arnautovic, “beccato” dalla curva rossoblu. Tutto sommato, però, Sommer rischia davvero poco, anche quando il buon sinistro di Zirkzee colpisce in pieno il compagno di squadra Freuler. L’olandese è però l’unico a riuscire ad impensierire in qualche modo la retroguardia nerazzurra, come al 78’, quando si fa largo da solo e impegna il portiere ospite. Subito dopo Thiago Motta lo richiama in panchina per giocarsi le carte Orsolini e Castro ma l’Inter rimane compatta ed attenta. L’assedio nel finale è all’insegna del nervosismo ma i nerazzurri controllano con facilità. Non c’è tempo per altro, al Dall’Ara vince l’Inter 1-0.
Il tabellino
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumí, Kristiansen; Aebischer (70’ Moro), Freuler; Odgaard (78’ Orsolini), Ferguson, Saelemaekers (74’ Ndoye); Zirkzee (78’ Castro) Allenatore: Thiago Motta
INTER (3-5-2):Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella (79' Klaassen), Calhanoglu (60’ Frattesi), Mkhitaryan (60’ Asllani), Carlos Augusto (46’ Dumfries); Thuram (65' Arnautovic), Sanchez. Allenatore: Simone Inzaghi
Marcatori: 36' Bisseck (I)
Ammoniti: 24' Zirkzee (B), 47' Freuler (B), 80' Klaassen (I)
Espulsi: -
Arbitro: Luca Pairetto (Nichelino)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.