
Dopo aver partecipato alle due nuove udienze del processo per la riassegnazione della scorta, avvenute a Londra l’8 e il 9 aprile 2025, il principe Harry si è recato a sorpresa in Ucraina per portare aiuto alla popolazione martoriata dalla guerra. Un gesto che molti hanno giudicato “ipocrita”, facendo notare che il duca considera “non sicuro” il Regno Unito per sé e per la sua famiglia, soprattutto dopo la revoca della security, ma non si sarebbe fatto alcun problema a viaggiare in un Paese in guerra.
Harry in Ucraina
Lo scorso 10 aprile, ha riportato la Bbc, il principe Harry era in Ucraina, a Leopoli, città situata nella parte occidentale del Paese, per una visita non annunciata precedentemente. Il duca ha visitato il Superhumans Center, clinica ortopedica che si occupa della riabilitazione fisica e psicologica dei militari e dei civili feriti nel conflitto che oppone l’Ucraina alla Russia. Harry ha incontrato e parlato a lungo con lo staff, i pazienti della clinica e il ministro dei veterani Natalia Kalmykova. Un portavoce dei Sussex ha specificato che il principe voleva vedere da vicino i servizi offerti da un centro riabilitativo situato in una nazione in guerra, offrendo aiuto e supporto dove fosse necessario. Ad accompagnarlo c’era anche una rappresentanza della Invictus Games Foundation, tra cui quattro veterani che hanno affrontato un percorso riabilitativo simile a quello dei pazienti del centro di Leopoli.
L’Ucraina agli Invictus Games
Il duca, che ha fatto parte dell’esercito britannico per dieci anni, ha sempre avuto a cuore le sorti dei veterani di guerra feriti, decidendo di dar vita in loro onore, nel 2014, alla manifestazione sportiva degli Invictus Games. L’Ucraina è stata “una parte vitale” dei Giochi, ha spiegato l’amministratore delegato della Invictus Games Foundation, Rob Owen, fin dalla prima partecipazione agli Invictus Games di Toronto, nel 2017. La nazione si è distinta in particolare nel 2023, ha specificato Kyiv Independent, vincendo 34 medaglie. A proposito del viaggio del principe Owen ha dichiarato: “Questa visita all’ente benefico ucraino Superhumans mette in evidenza un impegno più ampio per il supporto della convalescenza e della riabilitazione del personale di servizio e dei veterani feriti, malati anche nei contesti più difficili”.
Un regalo per Archie e Lilibet Diana
Harry è tornato dall’Ucraina con un dono speciale per la sua famiglia. Si tratta di un “kulič”, ovvero un tipico dolce della Pasqua ortodossa. Dal suo profilo X Yulia Svyrydenko, ministro dello sviluppo economico e del commercio dell’Ucraina, ha postato immagini delle donne che lo hanno preparato e del principe sorridente dopo averlo ricevuto proprio alla sua presenza. Meghan Markle ha ripostato le foto sulla sua pagina Instagram e aggiunto un breve video in cui sono visibili le manine di Archie e Lilibet che prendono delle fette di dolce appena tagliate. Lo scorso 12 aprile la Svyrydenko ha anche scritto un messaggio su X, sempre citato dalla duchessa: “Vostra Altezza Reale, vorrei esprimere la mia sincera gratitudine per tutto ciò che la sua famiglia sta facendo per l’Ucraina e per l’aiuto nel richiamare l’attenzione del mondo sulla bonifica dalle mine in Ucraina”. Da notare che Harry sta portando avanti una delle battaglie più importanti intraprese da Lady Diana, ovvero quella contro le mine antiuomo. Il ministro ha aggiunto: “Oggi…siamo profondamente commossi, sapendo che questa offerta simbolica”, il dolce di Pasqua, “fatta con la farina proveniente dai campi sminati, sarà sulla sua tavola…”.
Un falso problema?
I media hanno fatto notare che nel suo messaggio il ministro Svyrydenko ha scritto “Vostra Altezza reale”, il trattamento che i Sussex non possono più usare. Qualche giornale ha indirizzato le critiche per questo appellativo a Meghan. In realtà saremmo di fronte a un falso problema. Per prima cosa il messaggio non sarebbe rivolto alla duchessa, bensì al marito, dati i riferimenti alle operazioni di sminamento. Senza contare è stato lui a recarsi in Ucraina. La formula inglese, comunque, può essere applicata anche a entrambi, ma è davvero improbabile che sia riferita solo a Meghan. Ai duchi, poi, non è stato formalmente tolto il trattamento di altezze reali, come ci ha ricordato l’Express. La coppia, però, ha accettato di non usarlo dopo aver lasciato il Regno Unito. Da un punto di vista puramente formale, dunque, la Svyrydenko non avrebbe sbagliato a rivolgersi al duca (o ai duchi) chiamandoli “Vostra Altezza Reale”. Proprio in virtù dell’accordo fatto con la Corona Harry e Meghan non hanno colpe, visto che non sono stati loro a usare questo appellativo. Tra l’altro non sarebbe stato nemmeno educato farlo notare al ministro.
Prima di Harry
Quella in Ucraina non è stata una visita ufficiale, visto che Harry non è più un working member della Corona. Tuttavia rimane un royal britannico e come tale, ha sottolineato dalla Bbc, non è il primo a recarsi in Ucraina dopo l’inizio del conflitto. Lo ha preceduto, nell’aprile 2024 la duchessa di Edimburgo. Sophie, moglie del principe Edoardo, ha intrapreso un viaggio di un giorno nel Paese a nome del Foreign Office, allo scopo di “dimostrare solidarietà alle donne, agli uomini e ai bambini colpiti dal conflitto”. La duchessa ha incontrato il presidente Zelensky e la moglie Olena, a cui ha consegnato un messaggio privato di Carlo III e con i quali ha affrontato la questione del supporto alle vittime di violenza sessuale durante i conflitti. Inoltre ha parlato con i sopravvissuti alle torture e reso omaggio alle ai morti del massacro di Bucha (marzo 2022).
La royal family a sostegno dell’Ucraina
Gli altri membri della royal family non sono stati nel Paese, ma hanno mostrato il loro sostegno: Carlo III ha fatto visita ai rifugiati ucraini in Romania nel maggio 2022. Nel marzo 2023, invece, il principe William è arrivato in segreto a Rzeszow, nella zona Sud Est della Polonia, per incontrare i soldati britannici e ringraziarli per “la difesa delle nostre libertà”. Lo stesso motivo ha portato l’erede al trono in Estonia, lo scorso marzo, dove ha anche avuto modo di parlare con i rifugiati ucraini a Tallinn.
“Ipocrita”
La visita di Harry ha fatto molto più rumore di quella di Sophie a causa delle critiche. Al principe viene rimproverato di essersi recato in una zona pericolosa poche ore dopo essersi lamentato di fronte all’Alta Corte di Londra, di non sentirsi protetto nel Regno Unito dopo la revoca della security nel 2020. Un comportamento da molti giudicato quanto meno incoerente. Il più duro è stato il giornalista e conduttore televisivo Piers Morgan il quale, citato dal Daily Mail, ha definito il principe “ipocrita” e sostenuto che la scelta di questo viaggio lo avrebbe fatto apparire “uno stupido”. Molti giornali, dal Daily Mail al New York Times, passando per la Bbc, hanno evidenziato che Leopoli è stata spesso bersaglio dei missili e dei droni kamikaze dei russi dall’inizio della guerra. Almeno trenta volte, ha scritto il Daily Mail, precisando anche che dal 2022 sarebbero morte non meno di trentatré persone.
“Zona di guerra”
Il commentatore reale Richard Palmer, intervistato da Gb News, ha affermato: “La reazione è stata uniforme. Le persone stanno dicendo: ‘Aspetta, è venuto qui perché ha bisogno della protezione della polizia, visto che non si sente al sicuro nel Regno Unito. Ma poi è andato in una zona di guerra in Ucraina”. In proposito, lo scorso 11 aprile, il Sun ha titolato: “Harry dichiara che la Gran Bretagna non è ‘sicura’, ma non ha alcun problema ad andarsene in giro per l’Ucraina, zona di guerra dove è davvero in pericolo”. Proprio al Sun l’esperto reale Phil Dampier ha rincarato la dose. “È straordinario che il principe Harry abbia trascorso due giorni in tribunale discutendo sulla sua necessità di protezione da parte della polizia e sul fatto che la sua vita sia in pericolo senza questa e poi se ne sia volato tranquillamente in Ucraina dove potrebbe essere bombardato in ogni momento”. L’esperto ha sottolineato che Harry doveva essere consapevole del livello di rischio a cui si sarebbe esposto: “In quanto ex militare [il duca] conosce il pericolo di trovarsi in zone di guerra ed è stato felice di rischiare la sua vita pilotando elicotteri in Afghanistan”. Poi il commento più duro: “L’idea che la sua vita sia in pericolo nel Regno Unito, sebbene [Harry] abbia le sue guardie del corpo, è ridicola”.
“Solo una scusa”
Dampier si poi spinto oltre, non risparmiando neppure Meghan: “Harry discute sul fatto che non riporterà Meghan nel Regno Unito senza la protezione della polizia, ma credo che sia solo una scusa. [La duchessa] non vuole tornare…perché sa quanto sia impopolare”. L’esperto ha fatto notare che se Harry e Meghan rimettessero piede in Gran Bretagna per un evento ufficiale “sarebbero protetti sotto l’ombrello generale della sicurezza reale, quindi non è affatto necessario, per loro, riavere il vecchio status”. In effetti l’Home Office ha chiarito che i Sussex non avrebbero più diritto allo stesso grado di sicurezza predisposto per la royal family. Tuttavia ha anche precisato che questa scorta verrebbe organizzata “caso per caso”, in base allo scopo e all’importanza di un eventuale viaggio nel regno senza, naturalmente, abbandonare i duchi a se stessi.
“Meglio in Ucraina che nel programma di Meghan”
Al Daily Mail l’autore reale Hugo Vickers ha presentato la questione del viaggio di Harry in Ucraina da una prospettiva interessante. L’esperto, infatti, ritiene che, con il viaggio in Ucraina, il principe abbia semplicemente fatto ciò che gli riesce meglio, per cui è stato cresciuto, per cui si è preparato. Se riuscisse a dare anche un po’ di sollievo, di aiuto, agli ucraini, avrebbe portato a termine la sua missione. Nonostante questo “ci si chiede, ogni volta che [Harry] fa qualcosa, se lo faccia per pubblicità personale”. Un dubbio legittimo. A proposito dei pericoli a cui il principe si sarebbe esposto andando in un Paese in guerra, l’esperto è convinto che il viaggio sia stato organizzato seguendo tutti i parametri relativi alla sicurezza. Del resto ricordiamo che, per esempio, la notizia della visita è arrivata ai media solo dopo la sua conclusione, altra accortezza necessaria in un frangente simile. Di una cosa Vickers sembra assolutamente certo: “Preferisco vedere Harry fare questo tipo di cose piuttosto che girovagare sullo sfondo del programma di cucina di Meghan per dargli una qualche parvenza di validità”. Il riferimento tagliente è al cameo, non indimenticabile, del duca nell’episodio finale della serie Netflix “With Love, Meghan”.
“Semplicemente sbagliato”
Gli insider vicini a Harry, ha riportato il Daily Mail, confermano che il livello di protezione durante la visita sarebbe stato molto alto. Uno di questi ha definito “semplicemente sbagliato” l’accostamento tra la battaglia legale per la security e il viaggio in Ucraina. Non vi sarebbe alcuna contraddizione tra le preoccupazioni del duca in merito alla protezione nel Regno e la visita a Leopoli. Addirittura un’altra fonte, forse in modo un po’ polemico, ha dichiarato: “[Il duca] può andare in Ucraina, una zona di guerra, perché ha un servizio di sicurezza solido, ciò che non ha in patria”. A quanto pare l’aereo di Harry sarebbe atterrato al confine polacco. Da lì fino a Leopoli e al ritorno il principe sarebbe stato affiancato dalla polizia e da ex militari ucraini. Una terza fonte ha proseguito sugli stessi toni accesi: “Il lavoro non si ferma perché alcuni luoghi sono pericolosi. La responsabilità consiste nell’avere le appropriate misure di sicurezza sul posto, come è accaduto [in Ucraina] e nelle precedenti visite in Colombia e in Nigeria nel 2024. Nel Regno Unito il duca non riceve il supporto che offrono altre nazioni”.
Al di là delle polemiche sarebbe interessante capire, avere dei futuri aggiornamenti sulle iniziative che il principe Harry vorrebbe sviluppare per aiutare concretamente gli ucraini. Solo questo potrebbe dare un senso al viaggio, facendo passare in secondo piano le critiche e contribuendo a togliere dalla reputazione dei Sussex l’etichetta di coppia alla disperata ricerca di visibilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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