Caso Rubiales, chiesti due anni e mezzo di carcere per il "bacio rubato" alla calciatrice

Luis Rubiales è accusato dei reati di violenza sessuale e coercizione nel caso del bacio non consensuale dato alla giocatrice Jenni Hermoso dopo la finale dei Mondiali

Caso Rubiales, chiesti due anni e mezzo di carcere per il "bacio rubato" alla calciatrice
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Un bacio rubato che potrebbe costare due anni e mezzo di carcere a Luis Rubiales. Questa la richiesta della procura del tribunale nazionale dell'Audiencia Nacional nei confronti dell'ex presidente della Federcalcio spagnola. Secondo la pm Marta Durantes il bacio dato da Rubiales alla calciatrice Jenni Hermoso durante la premiazione del Mondiale dello scorso agosto e le successive pressioni perché la calciatrice dichiarasse che era stato consentito, configurano un reato di violenza sessuale e uno di coercizione.

Il pubblico ministero ha inviato le sue conclusioni provvisorie al Tribunale nazionale, nelle quali chiede anche una condanna a un anno e mezzo di reclusione per un reato di coercizione nei confronti dell'ex allenatore Jorge Vilda; per l'ex direttore marketing della Federazione Rubén Rivera e per il direttore della squadra maschile, Albert Luque. Oltre alla pena detentiva, il pubblico ministero chiede che Rubiales venga interdetto dal lavoro sportivo durante il periodo della sua pena, venga posto in libertà vigilata per 2 anni e gli venga vietato di comunicare con la giocatrice e di avvicinarsi lei in un raggio di 200 metri per quattro anni.

La ricostruzione

Il caso Rubiales scoppia la sera del 20 agosto 2023. A Sydney, la Spagna di Jorge Vilda batte per 1-0 l’Inghilterra nella finale del Mondiale, conquistando per la prima volta nella storia la Coppa del Mondo. Al momento della cerimonia di premiazione, Jenni Hermoso riceve la medaglia da Rubiales che, subito dopo, la bacia in bocca. Un bacio non passato inosservato, che crea un vero e proprio caso in Spagna, conquistando grande ribalta mediatica ovunque.

La questione irrisolta è se il bacio fosse consensuale o meno. Le scuse di Rubiales, che ammette lo sbaglio di quella effusione eccessiva dovuta, secondo lui, all’euforia del momento, non bastano a placare la bufera. La Hermoso dichiara non essersi sentita rispettata come donna e che la sua immagine ne è uscita offuscata, nonostante un video circolato sui social la mostri scherzare con le compagne di squadra, per quel bacio con il numero uno del calcio spagnolo.

Una volta rientrati in Spagna, Rubiales e l’allora ct Vilda chiedono alla Hermoso di fare un video per discolparlo, quasi obbligandola. Lei si rifiuta e a meno di tre settimane dalla vittoria del Mondiale, comincia una vera e propria resa dei conti all'interno della Federcalcio spagnola con la destituzione sia di Rubiales sia di Vilda, tra i sostenitori dell’ex presidente quando inizialmente rifiutò di dimettersi.

Una situazione che ha avuto pesanti ripercussioni anche sulle Furie Rosse con molte atlete che hanno disertato vari match. In attesa della risoluzione del caso, la Hermoso è diventata il simbolo delle calciatrici spagnole contro il machismo presente all’interno del calcio spagnolo: gli hashtag #seacabó (è finita) e #estamoscontigoJenni (siamo con te Jenni) hanno fatto il giro del mondo.

Nuovi guai per Rubiales

Dopo il caso Hermoso, l'ex numero uno del calcio spagnolo deve difendersi da altre pesanti accuse. Indagato per corruzione, amministrazione scorretta e riciclaggio di denaro, il 46enne è accusato di aver organizzato la Supercoppa di Spagna in Arabia in cambio di tangenti sotto forma di terreni per la costruzione di alberghi nel Paese. Accuse che emergono dall'inchiesta in cui è coinvolto Rubiales, ma soprattutto mosse dallo zio ed ex capo di gabinetto della presidenza della Federcalcio, Juan Rubiales.

Luis Rubiales

Secondo quanto riferito dalla Spagna, infatti, nell'inchiesta che vede coinvolto l'ex presidente Federale sarebbero emerse delle "commissioni extra-contrattuali" a lui e altri dirigenti e importanti impiegati e collaboratori della Federcalcio che, si legge nell'ordinanza, avrebbero ricevuto "terreni nel paese arabo la cui gestione si intuisce collegata a quella alberghiera".

Al momento sono stati effettuati sette arresti e altre cinque persone risultano indagate.

La Guardia Civil ha affermato che Rubiales non è tra gli arrestati perché, secondo fonti dell'Associated Press, l'ex presidente si troverebbe attualmente all'estero in Repubblica Dominicana. Gli agenti avrebbero perquisito la sua casa di Granada alla ricerca di contratti e documenti.

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